1. Venga il suo regno


    Data: 28/03/2020, Categorie: Incesti Autore: Luix, Fonte: EroticiRacconti

    Questo pezzo è una parziale rielaborazione romanzata, per evidenti motivi di privacy, di un racconto vero che mi fece una mia amica alcuni anni fa.
    
    Chiara era una giovane ragazza di una bellezza nascosta: ella possedeva infatti tutti i pregi del corpo della giovane diciannovenne quale era: un corpo dalle forme ben definite, rassodato dalla vita sportiva e attiva che conduceva. Un viso pulito, quello che ti aspetteresti da una studentessa diligente, ed in effetti ha sempre avuto una carriera di studi brillanti: non era certo una persona priva di giudizio. Ma nascosta era la sua bellezza perché nel suo carattere dominava l'essere schiva, distaccata dai rapporti sociali, introversa, caratteri che inevitabilmente si riflettevano nel suo aspetto, quasi sempre dimesso. Per questo forse questa sua bellezza, che io non potrei mai negare e che negli anni della maturità esplose in maniera molto più definita, non la sfruttò e non la vivette appieno nella sua gioventù. Era una ragazza di pochissima esperienza, che poco conosceva la sua sessualità se non per qualche sporadico incontro e relazione di poca importanza.
    
    Queste sue difficoltà relazioni le attribuì sempre alla difficile situazione familiare: con i genitori separati fin da quando era giovanissima, Chiara crebbe con la madre, invero anch'ella di carattere difficile e oscuro, incapace di comprendere con profondità la psiche della giovane, che nell'età adolescenziale entrò in un inevitabile conflitto molto profondo con la ...
    ... genitrice.
    
    Il padre era davvero un bell'uomo anche lui, dal carattere pacifico ma anche forse del tutto privo di polso. Probabilmente questa sua incapacità di affrontare litigi e difficoltà quotidiane, che cercava di evitare ad ogni costo, resero impossibile la relazione con la madre, che aveva bisogno di una guida al suo fianco. In ogni caso, un ruolo tutt'altro che principale lo ebbe nella crescita della figlia, anche perché lui era coinvolto in varie altre relazioni, e gli incontri con Chiara erano quasi tutti di tipo ricreativo più che educativo.
    
    Per Chiara la figura del padre divenne presto un punto di riferimento per sfuggire allo scontro con l'altro genitore, che ben presto venne reputato responsabile di qualsiasi colpa della crisi famigliare.
    
    I periodi trascorsi col padre erano quelli più sereni dell'adolescenza di Chiara. Quando finalmente terminò le scuole superiori, fu scelta scontata quella di trasferirsi nella grande città per frequentare sporadicamente l'Università e andare a vivere col padre.
    
    Chiara raccontava con molto trasporto queste premesse quando descriveva l'episodio.
    
    Fu nei primi tempi di questa convivenza che avvenne l'episodio. Chiara era in una grande città, appena iniziata l'università e quindi travolta dagli stimoli dell'indipendenza e del nuovo stimolante ambiente studentesco.
    
    Il padre, disinteressato od incapace sostanzialmente a dare limiti e confini alla figlia, divenne (o meglio, rimase) ben presto un confidente ed un amico, ...
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