1. Sotto gli occhi di Sara


    Data: 15/12/2017, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Etero Autore: Coren, Fonte: RaccontiMilu

    ... confusione. In quel momento ero totalmente suo, sentivo dentro di me che avrebbe potuto dirmi e farmi qualsiasi cosa. Io non desideravo altro che lei.
    
    -Immaginavi di leccarmi… me lo hai scritto nella mail.
    
    Come risposta, senza neanche pensarci, passai la mia lingua sul suo ginocchio e la lappai in ogni suo lato. Sentivo la seta della calza al contatto con la mia lingua, e dal basso incrociavo il suo sorriso che mi parve quasi commosso per quel mio atto di sottomissione.
    
    -Sei proprio un bravo cagnolino…- E in risposta io la leccavo, adorante sotto il suo sguardo di regina. -Aspetta…
    
    Si separò da me. Mi volse le spalle e si portò le mani sui fianchi, afferrando i bordi del vestito. Rimasi lì, in attesa della sua successiva mossa.
    
    -Mi stai guardando il sedere?- mi chiese.
    
    -Sì…- mormorai a mezza voce. Lei allora si sollevò il vestito, e per la prima volta da quando avevamo cominciato le sessioni, mi mostrò i suoi glutei nudi, pudicamente nascosti da un paio di mutandine nere di pizzo. Rimasi a contemplare quelle natiche come uno stoccafisso, la boccuccia aperta per lo stupore, e quella forte sensazione di dover venire da un momento all’altro.
    
    -Vorresti baciarmi il sedere, vero?
    
    -Sì, Sara…
    
    -Vorresti leccarmi?
    
    -Sì, Sara… Non hai idea di quanto lo desideri…
    
    Avvicinai la testa verso di lei, ma la sua mano mi fermò. -Lo desideri proprio tanto?
    
    -Sara, ti prego… Potrei mettermi a piangere dal desiderio, ti prego… Sarei disposto a tutto!
    
    -A ...
    ... tutto?
    
    -Sì, sì, a tutto!
    
    Le si riabbassò il vestito, lasciandomi di stucco. Fu per me come prendere in faccia una porta. Si sistemò sulle mie gambe, e avvicinò le labbra al mio orecchio. Con voce soffice, cominciò a sussurrare:
    
    -Tempo fa mi dicesti di avermi presa in moglie nel tuo mondo di masturbazione…- Il mio naso al contatto col suo collo era inebriato dalla dolcezza del suo profumo. -Voglio che questo diventi reale. Voglio essere la tua moglie di seghe.
    
    -Ma…- sussurrai, -Che significa?
    
    -Significa che da oggi in poi tu sarai mio. Mio e di nessun’altra. Non voglio che ti masturbi per altre donne, non voglio che vieni per loro. Non voglio che tu abbia rapporti sessuali con nessuna donna al mondo. Mai, capito? Voglio che tu sia mio, mio e basta.- E pronunciando queste ultime parole, la sua mano si insinuò tra le mie gambe e afferrò i miei testicoli. Sobbalzai. -Me lo prometti?
    
    -Io…- risposi. Non sapevo cosa dire. La sua proposta mi eccitava, eppure mi spaventava. Capii che non stava scherzando, le sue non erano metafore. Mi stava proponendo di sposarmi davvero, di dedicarmi a lei come avevo fatto sino ad allora… ma io ero disposto a concedermi totalmente? Senza più possibilità di toccare altre donne, neppure a pagamento, senza possibilità di godere con nessun’altra? Ero disposto… a rimanere vergine?
    
    -Io non sono come le altre, tu lo sai… Non ti piace restare duro per me?
    
    La sua voce suonava come una dolce musica per le mie orecchie, come l’incanto di una ...
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