1. Figa d'acciaio


    Data: 25/02/2020, Categorie: Anale Dominazione / BDSM Hardcore, Autore: MisAlys, Fonte: xHamster

    ... Quella tipa ha grinta da vendere. Penso che da quando è arrivata, al centro operativo servano i pompieri per spengere i calori!”
    
    “Immagino di sì” – la risposta di Diego fu concisa, la sua mente già si perdeva in labirinti indicibili.
    
    “Beh ti saluto Diego, ti lascio ai tuoi pagamenti” – sogghignò Riccardo nel voltarsi.
    
    “Fottiti bello mio. Ciao”
    
    Diego montò in moto, ma ci vollero un paio di minuti prima che si decidesse di muoversi. I suoi pensieri presero forma come gli stessi modi sbrigativi con cui trattava le puttanelle che si scopava. In breve pianificò il modo per domare quella spavalda e bellissima poliziotta. Il giorno seguente il motociclista avrebbe avuto la sua vendetta.
    
    La sezione del centro operativo sulla Cassia era tutto, tranne che una fortezza inespugnabile. Un piano d’uffici, gli spogliatoi, la sala computer e video-sorveglianza. In fondo svolgeva compiti di collegamento, burocrazia interna e cambio di vetture. Di conseguenza capitava spesso che un agente restasse solo durante la pausa pranzo. Era più che sufficiente. Valentina lo sapeva, perciò non aveva problemi a “sorvegliare” la sezione, quando toccava a lei il turno. Mancanze di gestione dall’alto, ed eccessiva fiducia che, quel giorno, gettarono Valentina faccia a faccia con le sue paure, le sue fantasie, e i suoi inconfessabili desideri. Diego entrò in sezione alle 13.08. Si incamminò verso gli uffici e si trovò davanti Valentina.
    
    “Buongiorno cowgirl” – esordì l’uomo.
    
    “Salve…” – ...
    ... rispose Valentina con un pizzico di sorpresa. I suoi occhi furbi squadrarono l’uomo. Era vestito come il giorno prima. Ma questa volta Valentina notò meglio l’aspetto dell’uomo. Le braccia muscolose e i jeans stretti rendevano quell’uomo di una bellezza ruvida, i suoi profondi occhi neri poco inclini ai compromessi. In un altro momento Valentina l’avrebbe trovato anche attraente, sicuramente incontrandolo in un night si sarebbe divertita a provocarlo. Ma questo non era quel momento. Nonostante il caldo non era certo la stagione per indossare i sandali. Eppure Diego calzava delle infradito marroni. Dettaglio che Valentina immagazzinò con disappunto, vista la sua idiosincrasia per i grossi piedi maschili.
    
    “Vedo che è sola. Meglio, cosi possiamo parlare con calma della mia multa. Non crede di aver esagerato?” – il tono pacato nascondeva solo in parte la profonda aggressività dei suoi modi.
    
    “Mi segua nel mio ufficio”.
    
    Valentina precedeva di un metro il motociclista. Dietro di lei gli occhi di Diego sapevano come ingannare il tempo della breve passeggiata. Il sedere di Valentina si muoveva come la musica orientale sul corpo di una danzatrice. Impossibile reprimere il ritmo. Lei non aveva nemmeno bisogno di sculettare per esaltare la bellezza del suo fondoschiena. Era perfetto. Fuori programma arrivò un forte schiaffetto di Diego. La sua mano colpì potente il culo di Valentina, per poi ritrarsi come un serpente.
    
    “Ma cosa cazzoooo faiiii?” – Valentina si voltò di s**tto, ...
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