1. Una storia che va raccontata - Parte prima


    Data: 23/02/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Joshua83, Fonte: EroticiRacconti

    ... scopata di qualche giorno prima, fino ad un video in un noto locale della zona con una ragazza legata ad una croce di s.andrea circondata da uomini. Quella ragazza lei non lo sapeva, ma era la barista che vedeva ogni mattina.
    
    Nacque così l’idea, inizialmente campata per aria, di una serata al privè. Una serata che non sarebbe esistita, di cui non si sarebbe parlato il giorno dopo. Un’idea che man mano prendeva piede, fino ad un viaggio del compagno di una settimana. Si apriva una finestra di totale libertà.
    
    Lunedì andammo a cena insieme, buon cibo ma non pesante innaffiato da un paio di bottiglie, quasi interamente finite da lei.
    
    Arrivammo al privè che era già su di girì, ma molto timorosa. Mi teneva per mano, si appoggiava a me mentre le facevo vedere le varie parti del locale. La gabbia. Il glory hole. La zona privè con gli specchi, le vetrate o i fori ai muri per essere spiati.
    
    Vidi alcuni singoli andare nella dark room e ne approfittai subito. Mentre superavamo la serie di muri in cartongesso, sentivo il suo respiro farsi più pesante.
    
    Mi avvicinai dietro di lei, appoggiando tutto il mio corpo al suo, sorpreso di sentire il suo culo strusciare sul mio cazzo
    
    -Qui ci sono 3 uomini, non li vedi ma ci sono. Quando vuoi andare via stringi 2 volte la mano, al resto penserò io.- Non rispose ma strinse la mano ad acconsentire.
    
    Non mi allontanai e gli occhi un po alla volta si abituarono, distinguevo delle ombre attorno a lei. Una mano si posò sul mio ...
    ... braccio, la presi e la posai sulla sua spalla. Mi strinse la mano.
    
    Le mani di altri uomini ora percorrevano il suo corpo. Il suo respiro era più veloce, qualcuno aveva trovato la via per la sua figa. Mi strinse la mano 2 volte e mi bastò dire un deciso “Ora basta” per liberarla dalle mani e farla uscire.
    
    -Non capisco un cazzo
    
    -Troppo alcol?
    
    -No sono troppo eccitata, senti qua- spostando leggermente il perizzoma e allargando le gambe per farmi sentire la figa fradicia. Infilai un dito fino in fondo, vedendo il suo stupore negli occhi. Si morse le labbra, la prima volta che lo notai.
    
    -Sei fradicia
    
    -Lo so ma te stai fermo con quel dito
    
    -Altrimenti?
    
    Non le diedi il tempo di rispondere e con decisione la sbattei contro al muro, lasciando che i capelli le coprissero il viso. Mi appoggiai col corpo al suo, una mano tra le sue gambe, l’altra a bloccarle le mani dietro la schiena.
    
    Dalla dark room stavano uscendo quelli che, poco prima, la stavano toccando al buio. Si fermarono e si avvicinarono, non troppo.
    
    -Ci sono estranei col cazzo in mano che ti guardano. Hai le gambe aperte, la figa fradicia e 2 dita dentro. Ora non potrai dire no.
    
    Iniziai un movimento deciso e veloce nella sua figa, si sentivano solo i suoi gemiti ed il suono bagnato del piacere. Stava tremando, le gambe quasi non la reggevano ed i suoi gemiti erano sempre più veloci ed alti, l’orgasmo era alle porte.
    
    -Vuoi venire?- Non rispose, solo un gemito più forte ed il culo che si muoveva ...
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