Cara Alice: certe parole che non ti ho mai detto - Racconti Erotici

Cara Alice: certe parole che non ti ho mai detto

... molto gradevole se si vogliono evitare brutte figure; peccato che spesso quella patina sia impossibile da toglier via, soprattutto prima di una scopata.

Ma in fondo, sei stata fortunata. Non tutte le tue amiche possono raccontare una prima volta come la tua. Forse te ne sarai resa conto nel corso del tempo, ma grazie a quella mia lentezza e ai miei preliminari altisonanti, nel momento in cui hai perso la verginità non pensavi ad altro che non fosse il mio membro che ti penetrava. Ti avevo fatto scordare tutti i sensi di colpa, la paura di sbagliare, e ogni cosa del genere. Ma ti avevo fatto scordare anche le aspettative, i sogni, la poesia, il romanticismo. Quando hai fatto sesso con me, ti sei scordata dell’ovvietà, della banalità. Della paura e del sangue, soprattutto, anche se alcune tue coetanee affamate di emozioni materialissime e a buon mercato non desideravano altro. Tu invece, Alice, eri davvero nel tuo paese delle meraviglie, e se avessi voluto, avresti potuto restarci in eterno: io non ti avrei portata via da lì, né matrimonio o figli avrebbero potuto farlo. Io ti amavo, per quanto amando te lasciavo per strada, e non dovrebbe mai succedere, l’amore per il mio talento. Il desiderio di essere lo zingaro che poi, quando te ne andasti, sono diventato davvero.