1. Cara Alice: certe parole che non ti ho mai detto


    Data: 11/12/2017, Categorie: Autoerotismo Etero Autore: Raskolnikov, Fonte: RaccontiMilu

    Cara Alice,
    
    quando si scrivono lettere sul passato, come questa, la prima cosa che si vuol fare è commuovere chi legge. Io credo che alla fine anche tu lo farai; ma forse, pur volendo manifestare commozione, il tuo corpo non sceglierà di inumidirti gli occhi. Considerato quello che scriverò, probabilmente il tuo coinvolgimento si manifesterà bagnandoti gli slip, se li indossi mentre leggi.
    
    E, dopo questo, la seconda cosa che vorrebbe fare chi scrive una lettera così, è spedirla. Ma io non lo farò. Affiderò al web questi ricordi, e sarà come gettare una lettera in mare dentro una bottiglia; sono sicuro che un giorno, frequentando siti che raccolgono storie erotiche, leggerai queste righe. è uno dei pochi modi che credo ti siano rimasti per ricordare a te stessa cos’è l’Eros. Non ti sento da anni, ma è come se ti avessi vista ogni giorno. Ogni giorno, vedo la mia Alice che adesso è l’Alice di un altro; la stessa Alice cui volevo insegnare a non essere di nessuno. Sì, hai scelto un’altra strada, diversa da quella che per un momento lunghissimo abbiamo percorso insieme. è quella strada, ne sono sicuro perché è come se ti avessi vista, ad averti fatto conoscere cose che con me non avresti conosciuto mai; e anche a scordarti di tutto quello che avevi conosciuto solo con me. Solo grazie a me.
    
    Bene. Avrai notato che quello che definivi ‘un pervertito’ non è poi cambiato così tanto. Negli anni in cui siamo stati vicini, ho dovuto sopportare la tua convinzione che ogni ...
    ... sconfinamento in ciò che è sessualmente poco comune dovesse rientrare nella categoria della perversione. Non che da questa idea mi sia mai fatto condizionare: nei nostri incontri più intimi, tu cercavi qualcosa, quello che cercano quasi tutti gli esseri umani; io, volevo andare oltre. Sono sicuro che le cose non sono cambiate. Tu continui a lottare contro il tuo senso del peccato (mi chiedo ancora dove nasca, visto il tuo ateismo); e io cerco ancora un amore senza amanti (che si spiega benissimo, visto che sono ancora credente).
    
    Le ragazze che si chiamano come te, hanno la maledizione di dover amare ‘Alice nel paese delle meraviglie’, sin da bambine. Non ho mai provato a leggere Carroll, e il cartone animato è forse il peggiore tra quelli firmati Disney. Non posso farci nulla, se io spiritualmente appartenevo e appartengo ancora alle storie di Andersen. Mi dicevi che ti metteva un mare di tristezza, cosa che può essere vera. Ma non hai idea di quanta tristezza provassi io nel constatare che la mia Alice non riusciva proprio ad apprezzare il senso profondo della tana del Bianconiglio. è stato quello il regalo che non sono mai riuscito a darti. Non sono mai riuscito a farti entrare, davvero, nel paese delle meraviglie. Eppure ci ho provato, a farti emozionare senza la schiavitù della morale comune. Non te l’ho mai detto; e se te l’avessi detto prima, e in un altro modo, forse non mi avresti lasciato. Ma è giusto dirti adesso che nei nostri rapporti sessuali per te non provavo il ...
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