1. Ricatto e controricatto


    Data: 13/01/2020, Categorie: Incesti Autore: rococo, Fonte: RaccontiMilu

    Questa storia risale al 1989, quando avevo 20 anni. Vivevo con mia madre e mio padre in un piccolo centro agricolo della provincia di Terni. Mio padre era praticamente sempre assente da casa per via del suo lavoro di autotrasportatore internazionale e, dunque, spesso io e mia madre restavamo soli anche per molti giorni di fila. Naturalmente, quando ciò accadeva, mia madre era di solito più apprensiva, mi rompeva le scatole per ogni cosa e mi toccava stare di più in casa per darle maggiore tranquillità.
    
    Una sera del mese di luglio di quell’anno, ero appunto in casa con mia madre e stavamo litigando perchè avevo combinato un appuntamento con i miei amici per passare una bella serata in pizzeria e, poi, in una discoteca fuori paese. Ma mia madre si era messa di traverso, non voleva uscissi con i miei amici, che lei giudicava dei perdigiorno, e stavamo in effetti litigando di brutto. Non me la sentii di mandarla al diavolo, rinunciai ad uscir di casa e, sia pure con un muso lungo così, restai a cena con lei.
    
    A tavola continuai a mostrarle la mia insofferenza, a sbuffare ed a farle pesare quella serata noiosa e per giunta resa insopportabile dal gran caldo. Ad un certo punto una vicina di casa chiamo’ mia madre dalla strada. Mia madre si alzò e si affacciò dalla finestra e cominciò a chiacchierare con lei. Aveva indosso una vestaglietta da cucina molto leggera e piuttosto corta e, mentre parlava alla finestra con la sua amica, non potei fare a meno di guardarla e mi ...
    ... accorsi che aveva un culone da favola e delle cosce ben tornite. Bastò un attimo che il cazzo mi divenne duro e dovetti girare lo sguardo per tenerlo a bada.
    
    Ero molto risentito verso mia madre perché mi complicava sempre la vita e quella sera aveva mandato all’aria una serata in allegria con i miei amici, facendomi fare tra l’altro una brutta figura con essi. Ma quella visione delle sue grazie posteriori mi fece passare di testa l’incazzatura e lasciò il posto ad un’idea malandrina, quasi una piccola vendetta ai danni di quella stronza.
    
    Il giorno dopo, parlando con Sergio, un amico carissimo e fidatissimo, della serata andata buca, gli dissi che mia madre mi aveva rotto i coglioni e lo pregai di farmi un favore: gli spiegai che l’indomani lui sarebbe dovuto venire a casa mia e, facendomi io trovare assente, lui ne avrebbe dovuto approfittare per provarci con mia madre. Sergio era un bel ragazzo e mia madre non aveva mai nascosto i suoi apprezzamenti lusinghieri per lui e per il suo fisico prestante. Il mio amico sulle prime restò sbigottito e mi manifestò tutte le sue perplessità, ma dietro la mia insistenza finì per capire il mio disegno e per assicurarmi la sua collaborazione.
    
    Il mattino seguente alle 10 uscii di casa con una scusa, ma non mi allontanai, nascondendomi in un portone non lontano. Alle 10.30 precise, come convenuto, vidi arrivare Sergio che, dopo aver citofonato, salì in casa. Aspettai una buona mezz’ora, poi uscii dal mio nascondiglio e rientrai in casa, ...
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