1. L'intruso


    Data: 12/01/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Hardcore, Voyeur Autore: unoperdue, Fonte: xHamster

    ... auto. Resto per un istante sbigottito. Non avrei mai detto che ...
    
    Mi riprendo in fretta dallo stupore. Apro la macchina e lei entra decisa dal lato passeggero. Mi sistemo in auto e la sua vicinanza mi dà un improvviso turbamento. Nel sistemarsi sul sedile la sua gonna è salita un po', mettendo in mostra il merletto delle sue autoreggenti. Lei segue il mio sguardo e poi allunga una mano per aggiustare la gonna, senza troppo successo. Le sue splendide gambe sono in piena vista, fino al conturbante elastico.
    
    Con un gesto quasi automatico allungo una mano verso le sigarette. Poi mi fermo, potrebbe darle fastidio.
    
    Lei coglie al volo la situazione e mi dice: "Fuma pure, se vuoi".
    
    Quell'improvviso passare al "tu" mi sembra un invito ad entrare in maggiore confidenza.
    
    "Anzi, offrine una anche a me. Io, come se non bastasse, le ho appena finite. Non che fumi molto ... ma quando sono così nervosa una sigaretta ci vuole proprio ... in mancanza d'altro".
    
    La frase suonò strana, ma faccio finta di niente e le porgo una sigaretta. La mia mano che tiene l'accendino si avvicina alle sue labbra, lei allunga una mano, come a riparare la fiamma da un vento che non c'è e sfiora leggermente la mia.
    
    Quel tocco, così insulso e casuale, mi fa comunque rabbrividire.
    
    "Quella Denise!" penso. Adesso mi eccito per un nonnulla.
    
    Il contatto è prolungato. Poi lei lascia la mia mano con un sorriso.
    
    "Ti spiace se aspettiamo ancora un minuto? Non mi piace fumare mentre guido. ...
    ... Non mi gusto la sigaretta e poi è pericoloso ..."
    
    butto lì, cercando di apparire naturale, mentre penso alle fumate a 200 all'ora in autostrada ...
    
    "Ma certo! fumiamo pure tranquilli" risponde.
    
    Dopo 30 minuti e un paio di sigarette la chiacchierata era molto meno formale e più rilassata. Lei continuava a lanciarmi quelli che il mio stato d'animo ipereccitato leggeva come segnali. Ma la testa mi frenava ... fino a quando non riprese la frase sibillina.
    
    Dopo diverse battute contro il marito, che apostrofò in tutti i modi possibili e di certo non carini, dice, rifiutando la terza sigaretta: "Sai, quando sono in questo stato di nervosismo ed anche le sigarette non raggiungono lo scopo di calmarmi c'è solo una cosa che posso fare..." e lascia la frase incompleta.
    
    "Una doccia?" provo io, fingendo un'innocenza che non ho, mentre il mio sesso inizia a rinvigorirsi.
    
    "Anche quella, volendo e potendo ... ma quando non ci sono docce ... come in questa strada ... sento l'urgenza di masturbarmi"
    
    getta la frase come una sassata, che percorre in una frazione di secondo la distanza che ci separa ed infrange il sottile vetro di inibizione che la mente frapponeva tra me e le mie intenzioni.
    
    Si sistema sul sedile ed inizia ad accarezzarsi l'interno della coscia. Resto di pietra e non so fare altro che osservare quel gran bel pezzo di donna che inizia a percorrere con dita agili e lievi la pelle nuda, risalendo fino al proprio sesso, coperto da un perizoma nero, di fine ...
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