1. Il ragazzo in bici 3


    Data: 10/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: overbsx, Fonte: Annunci69

    Trascorsero tre giorni, durante i quali non riuscivo a scacciare dalla mente l’immagine del suo culetto, della sua schiena, delle sue convulsioni mentre sborrava. Più volte fui tentato di andare da Luca, anzi ad essere sincero tutte le sere mi ritrovavo a passare da casa della sua nonna e nonostante avessi desiderio di vederlo, non trovai mai il coraggio di scendere dalla macchina.
    
    La mia vita era cambiata, prima di incontrare Luca il mio sguardo ed i miei pensieri erano rivolti solo al genere femminile; ora pensavo solo a lui, e cosa ancora peggiore mi ritrovavo con il biscotto duro come un marmo.
    
    Quel giorno rientravo dopo aver fatto un’immersione e delle splendide foto, come già detto la casetta era proprio sulla spiaggia, e come consuetudine andavo di corsa in casa per posare l’attrezzatura fotografica e togliere la muta.
    
    Mi accorsi di lui quando avevo già aperto la porta, era seduto su una vecchia sedia a ridosso del basso muretto di cinta; rimasi bloccato, mi guardava sorridendo, bellissimo, indossava un pantalone aderente da tuta e una t-shirt corta tanto da lasciare la pancia scoperta.
    
    Non volevo notasse il mio stupore, la mia ammirazione, il mio sguardo fisso su quel’ombelico disegnato su quel ventre piatto e acerbo. Assunsi un’espressione quasi di disappunto ed entrai in casa.
    
    Mi attardai più del necessario nel riporre la macchina fotografica, speravo che il mio atteggiamento lo inducesse ad andar via, ma in cuor mio, inconsciamente speravo non ...
    ... accadesse.
    
    Si materializzo sulla porta: “Matteo se vuoi vado via subito” – “no no solo che non ti aspettavo, e poi pensavo non fossi ancora guarito”, rispose che aveva ancora male alla caviglia ma era stanco di stare in casa. Mentre lo ammiravo mi chiedevo come facesse ad avere un’espressione da fanciullo nonostante avesse 18 anni compiuti, se non me lo avesse confermato la sua nonna, avrei pensato mi avesse mentito.
    
    “Scusami Luca ma ora devo fare una doccia, ho bisogno di togliere questa tuta bagnata” – “Va bene io ti aspetto”.
    
    Andai nel’altra stanza e sfilai la muta, solo allora mia accorsi della notevole erezione che la sua vista mi aveva procurato; dopo aver fatto una doccia calda ed aver avvolto un asciugamano intorno alla vita, ritornai da lui.
    
    Luca era sul letto, aveva addossato due cuscini alla spalliera che sostenevano la sua schiena, la gamba infortunata era distesa, l’altra era ripiegata mentre con entrambe le mani si massaggiava la coscia.
    
    Mi parve di notare sofferenza nei suoi occhi: “non dovevi sforzarti Luca” – “sono uscito per venire da te, sei sparito, ogni giorno speravo venissi, anche la nonna chiedeva di te”
    
    Fu naturale per me sedermi al bordo del letto e prendere tra le mani il suo piede, la caviglia non era del tutto sgonfia, compresi che lo sforzo per raggiungermi era stato notevole.
    
    Mi misi seduto all’indiana ai piedi del letto, sollevai il suo piede poggiandolo sull’asciugamano che copriva il mio ventre; e delicatamente sfregavo i ...
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