1. L’amico di mio padre 1 parte


    Data: 09/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: argoargo, Fonte: RaccontiMilu

    Era l’estate dopo il diploma, avevo compiuto da poco i diciotto anni, per tutto l’anno scolastico avevo fantasticato come avrei passato l’estate, uscite con gli amici, giri in bicicletta per le campagne , forse la prima vacanza senza genitori, la patente. Tutti i miei sogni sfumarono la settimana dopo la fine degli esami, mio padre mi aveva trovato un lavoretto (così l’aveva definito lui), otto ore al giorno nella ditta di un amico di vecchia data a sbrigare piccoli lavori d’ufficio e logistici. Il primo giorno di lavoro mi presentai puntuale al cancello della ditta, davanti al quale mi aspettava Carlo l’amico di mio padre, un uomo alto poco meno di due metri, con una muscolatura imponente intuibile nonostante la camicia e la giacca. Appena fummo vicini e lui mi strinse la mano battendomi l’altra sulla spalla mi sentii ancora più piccolo, mi sovrastava di almeno venticinque centimetri, ero sempre stato il più piccolo della classe, in parte ai miei amici mi sentivo bassetto, in parte a lui praticamente scomparivo. I primi venti giorni di lavoro trascorsero lenti e noiosi, la svolta venne alla fine della terza settimana, Carlo che oltre quella ditta ne possedeva un’altra assieme ad un socio da cui voleva separarsi doveva recarsi in toscana un mesetto, un aiuto gli avrebbe fatto comodo, mi chiese se volevo andare con lui, risposi che se i miei genitori avrebbero consentito per me andava bene. Non ebbi nessun problema ad avere il permesso, lunedì mattina all’alba partimmo con ...
    ... direzione le colline toscane. Carlo a differenza di tutte le altre volte che l’avevo incontrato indossava un paio di bermuda e una maglietta che gli rimaneva aderente al corpo, mettendo in risalto i muscoli se non fosse stato per i capelli brizzolati non avrebbe mai dimostrato i suoi quarantatré anni. Arrivammo a destinazione abbastanza alla svelta, la casa era una bella villa vicino Siena, Carlo mi accompagnò nella stanza che mi aveva riservato, lasciai la borsa e continuammo il giro. A lasciarmi on la bocca aperta fu il giardino un parco enorme con tanto di piscina e jacuzzi annessa, accanto al bordo della quale sorgeva una struttura in legno di circa due metri per tre, spiando la porta a vetri fume capii che era una sauna. Passammo il pomeriggio a Siena , cenammo in un ristorante vicino a piazza del campo, e rientrammo a casa verso le ventidue. Io ero stanchissimo e dissi a Carlo che sarei andato a letto, lui mi disse che non c’era nessun problema poiché anche lui non aveva intenzione di rimanere alzato ancora molto. Salii in camera mi feci una doccia, mi affacciai alla finestra della camera da letto tenendo la luce spenta per non attirare le zanzare, la finestra si affacciava sul parco, il quale era illuminato dalle luci della piscina e da alcuni lampioncini posti qua e la. A bordo piscina comparve una figura, era Carlo in accappatoio, il quale si fermò difronte alla porta della sauna, si tolse l’accappatoio, era completamente nudo, il corpo era illuminato dalle luci e ogni ...
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