1. Compagno di classe


    Data: 09/01/2020, Categorie: Gay / Bisex Sensazioni Autore: bob58, Fonte: RaccontiMilu

    ... le chiappe e me lo strinsi addosso, strusciando la mia erezione contro la sua, ben presente nonostante la presenza dei pantaloni; fu uno dei momenti più erotici della mia vita. Aveva labbra morbide e lisce, da donna, per questo il bacio mi sembrò così normale. Ci succhiammo le lingue a vicenda, ma a quel punto smaniavo per succhiare un’altra parte del suo corpo…..volevo prendere in bocca il mio primo cazzo!
    
    Con un solo movimento gli tolsi le maglie, la tshirt e la felpa, lasciandolo a dorso scoperto. Aveva il petto completamente glabro, da ragazzo più che da uomo. Glielo accarezzai con delicatezza, chinandomi per poggiarvi qualche bacio e qualche colpo di lingua….sapeva di buono!
    
    “Dai, sdraiati sul letto!” lo invitai con un filo di voce, interrompendo per un attimo i suoi gemiti di piacere.
    
    Mi sorrise con fare complice ed eseguì docilmente.
    
    “Questi me li levo?” domandò una volta sdraiato mettendo le mani intorno all’elastico dei pantaloni.
    
    “No, faccio io!” replicai mangiandomelo con gli occhi.
    
    La risposta, e soprattutto il tono con cui l’avevo data, gli fece scaturire una risata gutturale. Vederlo lì, disteso languidamente sul letto, mi fece arrapare di brutto.
    
    “Ti leccherò ogni centimetro del corpo!” promisi mentre mi ponevo a cavalcioni sopra di lui.
    
    Strusciai il sedere sulla sua erezione, gustandomi la sensazione che mi comunicava il cazzo duro che, imbrigliato ancora nei pantaloni, cercava invano di ergersi in tutta la sua potenza.
    
    “Fai ...
    ... presto, non so quanto ancora quanto resisterò prima di venire!” mi informò con voce trafelata.
    
    Io, che già non vedevo l’ora di prenderlo in bocca, alle sue parole velocizzai le operazioni. Gli leccai il naso e la bocca languidamente e poi scesi giù lungo il corpo, sempre proseguendo a baciare e leccare., e godendomi la pressione esercitata dal suo cazzo sul mio petto. Gli stuzzicai l’ombelico con la lingua e continuai a baciare verso il basso fino a raggiungere i pantaloni. Avevo letteralmente l’acquolina in bocca, pregustavo quello che sarebbe accaduto di lì a poco.
    
    “Mi dai una mano?” chiesi mentre mi accingevo a togliergli i pantaloni.
    
    Lui ovviamente mi assecondò e, sollevati i fianchi, favorì la svestizione. Rimossi con un colpo solo pantaloni e mutande, lasciando libero di ergersi in tutta la sua potenza il cazzo di Luigi.
    
    “Wow!” esclamai senza pensare.
    
    Era davvero grosso, come il mio direi, ma più diritto e meno spesso. La cappella era rosea e ben lubrificata e sembrava chiamarmi. Non la feci attendere, dato che ero sempre più eccitato. Mi misi a cavalcioni di una gamba, per avere modo di sfregare l’erezione dolorosa che avevo contro di lui, e mi dedicai al mio nuovo amico. Lo afferrai con la mano, gustandomi il contatto con quel pezzo di carne duro e caldo, e tirai in basso scappellandolo per bene e facendo in modo che il frenulo fosse ben teso. Ci passai sopra il pollice, compiaciuto nel vedere il corpo di Luigi contrarsi dal piacere.
    
    “Guardami!” mormorai ...
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