1. Nelle mani di mio genero - 15


    Data: 07/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... per lunghi periodi”.
    
    Trascorso un mese esatto di riposo, Clara arrivò dicendomi di avere una sorpresa per Paolo, gli consegnò una piccola scatola; Paolo la aprì e lesse un biglietto ad alta voce:
    
    “Lucchetto per fica!”
    
    Iniziarono entrambi a ridere umiliandomi ancora una volta. Quindi Paolo mi fece divaricare le gambe e iniziò ad inanellare il lucchetto con tutti i piercing presenti nelle grandi labbra, fino a farli entrare ordinatamente tutti e otto dentro il lucchetto. Poi chiuse il lucchetto e mise la chiave nel braccialetto che Clara aveva al polso. Paolo mise in chiaro che da quel momento in poi il mio primo canale sarebbe stato il culo:
    
    “Debby, ogni volta che vorrai scopare dovrai pregare umilmente di avere la chiave, altrimenti userai il tuo bel culo sfondato per ogni cazzo che ti ordineremo di prendere”.
    
    Poi Clara disse:
    
    “Stasera, usciremo per andare ad una festa: vestiti da troia e fai in modo che tutti i piercing siano visibili o quasi, per cui fatti venire qualche idea…!”
    
    Mi vestii con una micro-gonna da cui si vedeva pendere il lucchetto, un corpetto che lasciava scoperti ombelico e seni e rispettivi piercing, un reggicalze, calze a rete e scarpe con tacco 12. Sopra avevo uno spolverino in pelle rossa che lasciava intravedere il reggicalze. Inviai un messaggio a Juan scrivendogli che ci saremo assentati da casa per tutta la sera.
    
    Stavamo per uscire quando Paolo mi bloccò.
    
    “Calma, zoccola, non avere fretta! C’è una piacevole sorpresa per ...
    ... te…”
    
    Così dicendo prese un vibratore di dimensioni medie che Clara gli consegnò insieme ad un radiocomando e alle chiavi del lucchetto.
    
    “Questo lo mettiamo nella tua fica che poi richiudiamo con il lucchetto, così ti rimarrà dentro per tutta la serata!”. Oh cazzo!!! Un’altra serata tra libidine e sofferenza. Che bastardi! Ero al limite della sopportazione.
    
    “Lo terremo acceso per tutto il viaggio, all’incirca venti minuti, così arriverai alla festa già bella bagnata! Ma attenta a non venire, altrimenti dovremo punirti davanti a tutti!”
    
    Mi sforzai di resistere il più possibile, il viaggio era interminabile, ma non ci riuscii! La vibrazione continua e la risonanza della stessa vibrazione sul lucchetto e sugli anelli mi faceva impazzire e incrementava l’eccitazione. Come se non bastasse Paolo e Clara ridevano della situazione e Clara si divertiva a giocare con il radiocomando variando la frequenza di vibrazione nei tempi giusti e portandomi all’inevitabile orgasmo.
    
    La festa si svolgeva in una villa immersa nella campagna e lontana da occhi indiscreti. C’erano una ventina di coppie partecipanti e tutti avevano una mascherina. Man mano che la serata procedeva compresi che si trattava di gente altolocata, importanti avvocati, ricchi imprenditori, influenti politici e illustri medici. Ovviamente l’unica a non avere la mascherina ero io! Non appena varcai la soglia di ingresso della grande sala principale, mi levarono lo spolverino lasciandomi esposta agli sguardi di ...