1. Nelle mani di mio genero - 15


    Data: 07/01/2020, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti

    ... ne svettava un altro sull’ombelico: un anello con la scritta “TROIA”.
    
    Prima di scrutare più in basso mi toccai le grandi labbra: uno, due, tre, quattro…mi avevano messo quattro anelli a destra e quattro a sinistra! Guardai ancora un po’ in tutto il resto del corpo non rilevando però altre sorprese. Mi osservai a lungo, effettivamente ero stata trasformata in una strafica e quei piercing mi rendevano esteticamente più desiderabile, più provocante e anche più perversa. Poco dopo il dottor Rami entrò in stanza.
    
    “Si sdrai e mi faccia dare una occhiata!”
    
    Osservò lo stato della pelle in ogni punto in cui era intervenuto.
    
    “Bene! Per i prossimi 5/6 giorni non deve, toccare, sfregare o grattare l’area interessata al piercing in modo da evitare il generarsi di infezioni e facilitare il processo di costituzione della nuova pelle. Effettui 3/4 lavaggi al giorno con acqua tiepida, ovviamente ad eccezione della lingua per cui deve fare frequenti lavaggi con questo collutorio. Per il prossimo mese eviti qualsiasi cosa possa portare a infezioni, come per esempio frequentare piscine, o nel suo caso, eviti di essere inondata di sperma o di fare sesso orale. Probabilmente ci rivedremo tra poco più di un mese per gonfiare le sue mammelle come due palloni da calcio…diventerà proprio un bel fenomeno da baraccone! Si rivesta e ritorni a casa. Arrivederci”.
    
    Salutai, mi rivestii e rientrai a casa. La sera Paolo e Clara mi fecero spogliare per osservare minuziosamente ognuno dei ...
    ... piercing inseriti nel mio corpo e ipotizzando per enigmi quali giochi potevano fare con ciascuno di essi. La routine di quei giorni per il mese a seguire cambiò leggermente: Paolo rientrava da lavoro e mi sodomizzava prima di cena. Il dopo cena si svolgeva in camera loro, dovevo assisterli mentre facevano sesso e talvolta masturbarli impiegando solo le mani.
    
    In quel periodo ebbi la possibilità di riposarmi, nel frattempo i messaggi whatsapp con Juan si intensificarono, finché un giorno si decise a venire a trovarmi: volevamo tenere segreto il nostro incontro così ci vedemmo in uno di quei pochi punti in cui non erano posizionate le telecamere. Ci baciammo a lungo! Cazzo quell’uomo mi mandava in estasi! Per la prima volta dal momento in cui ero stata resa schiava stavo maturando l’idea di cambiare vita, di voler uscire da quella situazione: forse avevo raggiunto la saturazione. Certo, avevo scoperto una parte di me che neanche pensavo esistesse, mi piaceva essere dominata ma mi mancava qualcosa…e poi la freddezza con cui da tempo venivo trattata da Paolo ma soprattutto da Clara, mia figlia, mi aveva ferito più dei tanti abusi e delle umiliazioni.
    
    Juan si rese conto della mia situazione e mi disse che avrebbe fatto qualcosa, avrebbe escogitato un piano non solo per portarmi via, ma anche per ridarmi la libertà e farmi solo sua.
    
    “Tu continua a fare quello che ti chiedono e tienimi aggiornato su tutti i vostri movimenti soprattutto quando Paolo e Clara si allontanano da casa ...