La grassa, la dotta (pt.2) - Racconti Erotici

La grassa, la dotta (pt.2)

Lascio i sacchettini neri sul letto, a pochi centimetri dalle mani di Claudia, potrebbe prenderli ma non si azzarda nemmeno a provarci.

Apro il lubrificante, emana un odore di vaniglia che inebria la stanza.

"tieniti il culo aperto. e rilassati. sopratutto non piangere."

Le spargo il liquido e non riesco a resistere, le infilo subito due dita, inarca la schiena e si soffoca un grido in gola.

Le accarezzo la testa e le dico che è stata brava e che da ora andrà meglio.

Piano tiro fuori le dita e le rimetto tutte dentro, inizia a godere, le piace e il culo è aperto e rilassato, mugola di piacere adesso...è il momento di affondare il terzo dito.

La figa le gronda, profuma di eccitamento.

Il pollice mi scivola tra le labbra grosse ed eccitate, ce l'ho tutta in una mano.

Le spingo le dita sempre più in profondità, nel suo stretto sfintere. Lo stringe ancora di più e mi fa male. Uno schiaffo potente sulla coscia la fa distrarre e molla il colpo.

La faccio sdraiare, e le dico di prendere uno dei due sacchetti. è lei a scegliere il suo destino, l'unica regola è che il primo che tocca è quello buono. L'è andata bene ha scelto il dildo di vetro, non è largo ma è lungo.

Sadicamente glielo infilo tutto dentro, lo spingo forte, si raggomitola su se stessa. e grida. non posso permettere che qualcuno la senta, con una mano continuo a stantuffarla con il dildo di vetro, con l'altra le spingo le testa contro il materasso, ora può urlare quanto vuole, tutto ciò ...

... che le esce dalla gola viene assorbito dal letto.

Ha una figa grande , larga, con le labbra esterne che si richiudono su loro stesse e abbracciano un clitoride che sembra minuscolo in mezzo a tutta quella roba. Ci sputo sopra e la schiaffeggio piano, tutto il palmo della mano mi si bagna dei suoi umori. è fantastica, tutta così aperta e nuda.

"Dimmi che ti piace."

"Sì è bellissimo, mi piace!"

"Adesso che ti sei abituata, facciamo un altro po' di stretching. Prendi l'altro"

Con la bocca afferra il laccetto del secondo sacchetto. lo apre e i suoi occhi si sbarrano, non appena capisce che quel pezzo di vetro che aveva dietro non era niente in confronto a ciò che stava per violarla.

Un fallo di lattice rosa, realistico, con tanto di venature e palle.

Chissà se aveva mai preso un cazzo così grosso, uno vero. Chissà come scopava con gli uomini. Magari un giorno la farò scopare da un bull, penso. Oddio, quanto vorrei avere uno strap-on per farle sentire tutta la mia forza, pomparle la figa e il culo con le mani libere per torturarle le tette e il clitoride.

Mi perdo in questi miei pensieri, appena mi ritrovo la vedo che succhia quel cazzo di gomma.

"Sei golosa eh, bagnalo per bene."

Mi metto seduta anche io sul letto, davanti a lei a gambe larghe. Mi tolgo i leggins e le mie mutande sono tanto bagnate da essere trasparenti. Lei vede che mi eccita e si spinge quel coso ancora più in fondo alla gola.

Le cola la saliva dai lati della bocca, come ad una ...