1. Claudia, la madre di Anna


    Data: 29/12/2019, Categorie: Etero Autore: cd1948, Fonte: RaccontiMilu

    Claudia, la madre di Anna
    
    Nel capitolo precedente ho raccontato di aver incontrato la madre di Anna brevemente. Era una bellissima donna, sulla quarantina.
    
    Le avevo fatto dei complimenti e si era lasciata sfuggire che il marito non la vedeva quasi più e non le diceva nulla.
    
    Il giorno dopo, ritornai da lei per farmi pagare per i lavori eseguiti in casa sua. Il marito era andato al lavoro ed Anna era andata a scuola.
    
    Quando arrivai, lei mi accolse in un accappatoio legato alla cintura, che lasciava vedere l’attaccatura del suo seno, i capelli avvolti in un asciugamano, evidentemente appena lavati.
    
    -‘Buongiorno, prego si accomodi’ mi fece, facendomi accomodare in salotto.
    
    -‘Buon giorno, splendida signora’ le dissi, facendola arrossire dal piacere.
    
    Mi accomodai su una poltrona e lei sul divano in fronte a me. Nel farlo, l’accappatoio si aprì alquanto, facendomi apprezzare le sue gambe fin quasi all’inguine, e le sue belle tette morbide. Lei si coprì subito, ma intanto ero riuscito ad ammirare le sue belle gambe e le sue splendide tette.
    
    -‘Spero che il lavoro che ho fatto vada, bene, signore’ esordii.
    
    -‘Oh, si, va benissimo, ora non spande più’ rispose, ‘mi scusi se non ho lasciato il denaro per pagare i suoi servigi a mia figlia. Almeno spero che Anna non sia stata la solita scorbutica con lei’.
    
    -‘No, anzi, sua figlia &egrave stata deliziosa, gentilissima. E poi, il fatto di non avermi pagato mi ha dato la scusa per venire a trovare una donna ...
    ... splendida come lei’ dissi a mia volta.
    
    -‘Oh, lei &egrave sempre così gentile, mi fa sempre dei complimenti’ fece, arrossendo.
    
    -‘Ma &egrave soltanto quello che vedo, una donna davvero speciale, così bella, giovane. Addirittura, non lo avessi saputo che Anna &egrave sua figlia, avrei pensato che foste sorelle’ dissi, sporgendomi in avanti.
    
    -‘Non dica così, sono una signora di una certa età, sposata’ fece, rossa come un pomodoro.
    
    -‘L’età non conta nulla, la bellezza non ha nulla a che fare con gli anni. E poi, una certa maturità rende una donna bella come lei ancora più seducente’ continuai, imperterrito, ‘ma dovrebbe essere abituata ai complementi’
    
    -‘Oh, nessuno nota una donna ultra quarantenne’ si schernì, ‘piuttosto, posso offrirle un caff&egrave’.
    
    -‘Grazie, molto gentile, accetto il suo caff&egrave’ replicai ‘ma, come ho detto, gli anni non contano. E lei &egrave una donna molto attraente, questo suo schernirsi la rende ancora più seducente. E vedo che i complimenti le fanno piacere’.
    
    -‘Lei mi confonde’ fece, alzandosi, rossa in viso. Nel farlo, abbassandosi quel poco, le rividi il seno che cercava di nascondere e le si riaprì la parte bassa dell’accappatoio, mostrandomi ancora le sue splendide gambe.
    
    Si diresse in cucina. Io la seguii. Nel mentre prendeva la caffettiera ed il caff&egrave dalla credenza, mi avvicinai da dietro e, posandole le mani sui fianchi, la baciai sul suo lungo collo. Lei ebbe un brivido e le venne la pelle d’oca.
    
    -‘No, per favore, ...
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