1. La Nipote del Prete


    Data: 29/12/2019, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... ancora nella posizione alla pecorina, scesi leccandola a piena lingua sia sulla vagina che all'attacco del culo. Rosaria perse il controllo per degli attimi preziosi, mentre io continuavo a martirizzarla senza pietà. La saliva si sprecava su quella vagina pelosa e sbrodolante di orgasmo. Ero, allo stremo, ma finalmente sentivo che l’ultimo agognato premio era ad un passo. Lei continuava a implorarmi di non incularla, di non farle questa grave violenza, ma io volevo il suo culo. Spinsi aumentando l'intensità del leccaggio e lentamente la donna si piegò in due spaccandosi irrimediabilmente. Riuscivo con la forza del desiderio a mantenere costante questo ritmo, e finalmente dopo un forcing incredibile in cui avevo perso tutta la saliva, la donna iniziò a cedere a dire dei siiii prolungati, quindi grugnì stramazzò di botto e sfinita cadde sulle cosce spossata e sfatta. Ad un certo punto dopo innumerevoli sollecitazioni l’ano si dilatò, lo sfintere demorse e fu così che inserii il pene di forza ed esso entrò prepotentemente con un suo grido lancinante. Rosaria si era dimostrata quasi indomabile, ma ora ero il vincitore e stavo per prendermi il premio di una durissima lotta. Rosaria sfinita aveva firmato la sua capitolazione con resa immediata e senza condizioni. Le svellicai le cosce per bene al massimo dell'estensione possibile e pompai l'ano. Rosaria riuscì con molta difficoltà a soffocare un grido che la diceva lunga su quello che di li a poco la avrebbe aspettata. Entrai ...
    ... definitivamente, spaccando l'ano e imponendole di violenza un ritmo indiavolato. Le mordevo la schiena mentre con le mani le stringevo quelle poderose natiche che avevo spesso immaginato. Rosaria era frantumata in ogni sua intima difesa. Ora potevo prolungare a mio piacimento il possesso bloccando o accellerando a seconda dei casi il ritmo e non contento muovevo il pene ora in orizzontale, ora in verticale per allargare, distruggere l'ano, con atteggiamento quasi sadico, tuttavia la situazione non sembrava creasse più problemi alla donna che sebbene in atto di sudditanza, ora manifestava di gradire una scopata così selvaggia. Ella attendeva oramai svaccata la scarica finale. Ora mi incitava senza ritegno come una cagna in calore e io con perfetto controllo arrivavo al margine e poi mi fermavo ad un istante dall’apice strizzandole mio piacimento le enormi mammellone. La donna non era esperta di sesso perciò la castigai togliendole il pene impregnato dell'odore e del liquido del suo culo, la rivoltai supina e nonostante le proterste le infilai il pene in bocca, mentre Rosaria che era preda dei molteplici orgasmi della sodomizzazione, sbrodava abbondantemente. Non tentò di rifiutare ma lo prese in gola tutto fino alle palle mentre io mi divertivo col suo seno e specialmente i suoi capezzoli. Il pene poderoso come un vulcano esplose poco dopo riempiendole la bocca, la gola e tutte le poppone mature e dolci, fu a quel punto che portandole le mammelle in bocca alternativamente la aiutai ...