1. La Nipote del Prete


    Data: 29/12/2019, Categorie: Etero Autore: alybas, Fonte: EroticiRacconti

    ... del suo apparato genitale, del suo cofanetto sensuale ed erotico. La sentivo bagnarsi ripetutamente di un brodo caldo, inondarsi di orgasmo vaginale, lago sensuale di carne preziosissima. Sentivo in maniera egoistica anche il desiderio di riprendermi la mano e odorarne il contenuto, il profumo di donna che le avevo carpito ma dagli sguardi di intesa che si moltiplicavano capii che toglierle quella sua parte da dentro, sarebbe stato troppo umiliante per lei e che in quel frangente sarebbe potuta morire di desiderio. Spingeva la vulva sulle mie dita, lei voleva il contatto profondo. Del resto anche io vivevo ciò come un’impresa ed ero orgoglioso che la mia mano si fosse oramai perfettamente integrata nella donna. Gli occhi di Rosaria sembravano suggellare la conferma che la città assediata era capitolata. Sapeva già dall'inizio che in quella situazione non avrebbe potuto resistere a un tale dolce e tenero supplizio. Purtroppo in quel momento si sentirono applausi scroscianti e ciò indicò che la commedia era finita, dovetti così a malincuore dopo un ennesimo sguardo languido lasciare il presidio con l'aiuto della donna che messasi il cappotto sulle gambe mi consentì di far riemergere la mano. Quella doveva essere ed ora non vedevo l’ora di riscuotere la cambiale. Dopo una notte d'inferno senza che potessi riuscire a chiudere occhio, sapevo che avrei dovuto battere il ferro finché era caldo. La moltitudine di orgasmi a cui avevo costretto Rosaria in poco più di una ora mi rendeva ...
    ... estremamente sicuro. Come un folle non appena si fece mattina mi recai a casa della donna aspettando che il marito e i suoi figli uscissero. Dopo averli visti andar via, prima che lei potesse uscire salii per le scale e bussai al campanello per due volte consecutive. Sentivo i passi della donna avvicinarsi alla porta e guardare dallo spioncino, ma lei era esitante ad aprire. Sapeva che non avrebbe avuto scampo qualora fossi entrato. Le diedi tempo, poi suonai nuovamente e Rosaria finalmente si decise ad aprire. Fu allora che mi scaraventai addosso, mentre sentivo altre voci e compresi che era il vecchio prete zio di Rosaria che chiedeva da un'altra camera chi fosse. Non mi preoccupai: sapevo che era paralitico e costretto a stare a letto. Rosaria in questo frangente aveva il suo bel da fare nel tentativo di difendersi dalla mia irruenza ma anche nel tentare di non fare rumore particolarmente indicativo di quanto stava accadendo. Le avevo già messo una mano sul culo morbido e possente, strappandole di dosso le mutandine di pizzo color carne che la vestivano magnificamente. La donna in preda ad una moltitudine di sensazioni contrastanti, cercava ora di indirizzarmi, fortemente provata da emozioni interiori, oramai scoperte e da pulsioni erotiche irrefrenabili nel salone che per la sua disposizione consentiva un certo agio, ben isolato acusticamente. Era riluttante, ma io la baciavo in bocca con la lingua e la donna sebbene in balia mia era difficilmente piegabile. Era in crisi ...