1. Richiesta di stupro


    Data: 26/12/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: LucasFromParis, Fonte: Annunci69

    La proposta arrivò. Insolita. Forte. Davvero al limite. Qualcosa che in realtà perfino io non sarei arrivato ad immaginare. Si trattava di qualcosa di estremo. E ci voleva qualcuno che sapesse giocare sul filo senza sbagliare una sola mossa.
    
    Tentante. Terribilmente tentante. Ci pensai. O forse finsi solamente con me stesso di pensarci. Perché, lo sapevo bene, il demone avrebbe avuto il sopravvento. Come sempre.
    
    Vinceva lui. Alla fine mi ero dato le mie regole e le ribadivo spesso; non facevo cose pericolose per me o per altri, non facevo cose illegali, e non facevo cose ripugnanti. Su tutto il resto ero aperto, aperto a tutto quanto potesse riempire il mio desiderio infinito di limite. Mi sembrava una rete a maglie sufficientemente larghe da far passare molte cose. Ma qui si andava veramente al limite.
    
    Mi contattò un uomo, l’Organizzatore. E’ molto curioso come spesso le proposte più forti mi siano arrivate da uomini. Così come a mia volta mi è capitato di proporre a uomini di vivere situazioni particolari. Perché in questo gioco non si può sbagliare. Occorre la persona “giusta”. E “giusta” può significare molte cose. Principalmente significa “con la testa giusta” (o se preferite sufficientemente malata, dipende dai punti di vista). Avevo iniziato a capire il mondo del gioco dello scambio in una sua ulteriore dimensione. Come mi aveva spiegato la mia amata anni fa, gli uomini scambisti erano mediamente i migliori a letto. Ne avevo capito il motivo: erano uomini ...
    ... abituati a dare piacere a sconosciute. E’ relativamente facile far godere la tua compagna, quella che conosci da mesi o da anni. Sai cosa le piace. Cosa la eccita. Lei si rilassa istintivamente, si lascia andare nella certezza di un rapporto consolidato. Con la Sconosciuta il compito è molto più sfidante. Gli scambisti amano le sfide. Tuttavia non basta. Tanti di loro si fermano al lato fisico, e lo compresi poco a poco. Erano bravi, sapevano entrare rapidamente in sintonia con la compagna di giochi, desideravano vederla godere (anche e soprattutto per una soddisfazione narcisistica) Erano bravi. Eppure si fermavano lì. Esisteva anche una nicchia. Io li chiamo “i mentali” (una definizione come un’altra). Per loro il contorno conta quasi più dell’atto in sé. Entrano o cercano di entrare non solo nel corpo della donna. Cercano di entrare nel suo cervello; perlomeno nella parte più segreta e misteriosa del suo cervello. Quella proibita. L’impresa è assai più difficile per mille motivi. Qualche volta si riesce, qualche altra no. Pensavo (o mi illudevo) di far parte di quella nicchia. Sono/siamo pochi ed io iniziavo a conoscerli e farmi da loro conoscere. Come se fossimo un piccolo club. Conoscevo già Luigi, il più profondo conoscitore dell’animo femminile io abbia mai incontrato in vita mia. Di Luigi parlerò un’altra volta. Ma anche colui che avrebbe condiviso la giornata, con cui mi sarei sentito fratello con naturalezza faceva parte dei mentali
    
    Non so come l’Organizzatore pensò, ...
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