1. Fra sodomizio - 2


    Data: 26/12/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    I primi giorni di fra Sodomizio nel convento di San Virginio furono tristi, sia pure stemperati dalla consapevolezza di essere ormai al sicuro: la giustizia poteva fare quello che voleva, nessuno sbirro avrebbe osato violare la santità del convento. Gli mancava la vecchia vita, gli mancava il vecchio lavoro con tutte le soddisfazioni grandi e piccole che esso gli offriva. Sopratutto gli mancava la soddisfazione di fare del bene agli altri, quell’intima gratificazione nel vedere il cliente alzarsi dal lettino spulciato e insieme appagato.
    
    Fra Sodomizio ciondolava tutto il giorno dalla cappella a cantare le laudi al refettorio a mangiare una brodaglia grigiastra con due fagioli e mezza foglia di cavolo; dal refettorio al chiostro a meditare su chissà che cosa, e di nuovo alla cappella per altre laudi, e di nuovo al refettorio per una brodaglia ancora più insipida. Finché, cantati i Vespri, tutti a dormire su un saccone di paglia pieno di cimici. Ma che vita era?
    
    Dopo una settimana, fra Sodomizio cominciò a considerare seriamente la possibilità di sfratarsi e rifugiarsi all’estero. E già a pensarci si sentiva sollevato.
    
    Aspettava solo il momento giusto per scappare dal convento, quando una mattina fu chiamato dal padre Guardiano nel suo studiolo.
    
    “Che hai fratello? – gli fece il padre – è un po’ che ti osservo e non vedo nei tuoi occhi la serenità che questo santo luogo dovrebbe offrirti. C’è qualcosa che ti turba?”
    
    “Reverendo padre…”, rispose fra Sodomizio, ...
    ... incapace di andare avanti.
    
    “Parla pure tranquillamente, figliolo. Se c’è qualcosa che possiamo fare, ne saremo ben felici. Non ti piace stare qui?”
    
    “E’ che… mi sento inutile, reverendo padre. Ero abituato a lavorare sodo nell’altra vita, e qui invece non si fa altro che pregare, mangiare, pregare e dormire.”
    
    “Che lavoro facevi, figlio mio.”
    
    “Ero spulciatore, vostra paternità. Davo la caccia alle pulci…”
    
    “So cos’è uno spulciatore, - lo interruppe il padre Guardiano – ma perché non l’hai detto prima? Ti sembra che qui dentro non ne abbiamo bisogno pure noi? Credi che quegli animaletti infernali abbiano rispetto per questo luogo santo? San Virginio ci protegge da tanti mali, ma non certo dalle pulci!”
    
    “Volete dire che posso riprendere la mia attività?”, esclamò incredulo fra Sodomizio.
    
    “Per i tuoi confratelli, certo, figliolo, e te ne saremmo davvero grati. – sorrise il vecchio padre – Anzi, cominciare subito, se vuoi, ché da stamattina non mi stanno dando requie.”, disse il padre Guardiano, alzandosi dalla sediola dietro il suo tavolo e cominciando a sfilarsi il saio, sia pure con una certa difficoltà per via dei dolori alle ossa.
    
    Rimasto solo con un bragonzo di dubbia provenienza, il padre fece per stendersi sul letto, ma fra Sodomizio trascinò il tavolo sotto la finestrella e ci allargò un tappeto sopra:
    
    “Forse è meglio qui, padre reverendissimo.”
    
    Il padre si stese sul tavolo e fra Sodomizio fece per sfilargli il bragonzo.
    
    “Cosa fai, spudorato?”, ...
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