1. La spirale del degrado


    Data: 18/12/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: GeneDominante, Fonte: RaccontiMilu

    ... scaricandosi in un profondo e liberatorio gemito, mentre il suo corpo si muoveva in preda a contrazioni muscolari e tremori, le gambe tornavano a poggiare a terra e la sua testa si piegava indietro, appoggiata alla sedia.
    
    Ormai in un bagno di sudore, si gustava l’ultima scena del filmato, dove la donna veniva rinchiusa in una stretta gabbia di metallo e l’uomo se ne andava spengendo la luce, lasciandola sola al buio, come fosse un oggetto inanimato.
    
    Nel profondo avrebbe voluto essere in quella gabbia, in attesa che l’uomo tornasse e la usasse di nuovo, come una bambola, e la facesse godere ancora ed ancora.
    
    Questa era Erika, ora.
    
    La ragazza intelligente e simpatica, fin troppo matura e seria per la sua giovane età, che vestiva classico e mai provocante o volgare, che non curava molto il suo aspetto esteriore, spesso senza trucco e con gli occhiali al posto delle lenti e i capelli marroni spesso legati dietro, a cui piaceva leggere racconti romantici e poesie, e che adorava guardare scadenti filmini pornografici a sfondo sadomaso e sottomissione e masturbarsi sognando di esserne protagonista.
    
    Si ricompose e chiuse la finestra del browser.
    
    L’annuncio ricomparve.
    
    ‘Padrone maturo, 53 anni, con 20 anni di esperienza reale, cerco nella mia città una giovane donna di età compresa tra i 20 e i 30 anni, anche sposata, di buona cultura, intelligente e vogliosa di intraprendere un percorso da schiava sotto la mia guida, disponibile alla sottomissione completa ed a sacrificare la propria dignità per pratiche fuori dallo standard.
    
    Massima discrezione e pulizia. Compresi certificati medici.’
    
    Il numero di telefono era già sul cellulare di Erika.
    
    Con un nodo in gola, sospirò e si fece coraggio, dopo esserci andata vicino diverse volte, stavolta toccò finalmente lo schermo del suo smartphone.
    
    ‘Chiamata in corso…’
    
    Aveva toccato il fondo, pensava, ingenuamente…
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