1. La spirale del degrado


    Data: 18/12/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: GeneDominante, Fonte: RaccontiMilu

    ... completamente nuda, con un’asta piuttosto lunga attaccata mediante degli anelli alle caviglie, in modo da mantenere le gambe costantemente divaricate, col trucco scuro oramai sciolto dalle lacrime e due piccole mollette argentate applicate ai capezzoli, legate da una piccola catena metallica con al centro un peso, che trascinava in basso le sue mammelle già cadenti.
    
    Dietro di lei, un uomo sulla cinquantina, sovrappeso e vestito di scuro, le carezzava la schiena per poi percuoterle i glutei, con una sorta di barra di cuoio, larga circa 5 centimetri, che saettava e schioccava sulle natiche della donna, sistematicamente seguita da grida di dolore che scemavano in lamenti e piagnistei.
    
    Erika oramai conosceva bene quella donna, l’aveva vista in quel video una miriade di volte, aveva ascoltato le sue grida in cuffia, per non farsi sentire da nessuno, e sapeva esattamente che aspetto avrebbe avuto il suo sedere, di lì a qualche secondo, quando sarebbe stata fatta girare per lasciare che la persona al di là dello schermo ammirasse i suoi glutei infuocati dalle sferzate dell’uomo.
    
    Erika sapeva che i polsi le sarebbero stati legati dietro la schiena, sarebbe stata fatta inginocchiare, per praticare un furioso rapporto orale all’uomo, che avrebbe afferrato e mosso con entrambe le mani la bionda testa avanti ed indietro sul suo membro ad una velocità e profondità che le sembravano assurde e pericolose, provocando nella donna conati di vomito e colpi di tosse.
    
    Erika sapeva ...
    ... tutto, ma nonostante ciò, non si stancava mai di guardarla mentre l’uomo, inespressivo, le teneva la testa con le mani, spingendola verso di se fino a farle ingoiare anche l’ultimo centimetro della sua carne, trattenendola per diversi secondi, fino a ch&egrave lei non iniziasse a tossire in modo soffocato ed a tirarsi indietro per poter nuovamente respirare, lasciando lunghi fili di saliva ad unire la sua bocca e quella verga.
    
    Nonostante sapesse tutto, Erika continuava costantemente a bagnarsi ed ad immaginare di essere lì, al posto della donna bionda sulla quarantina col fisico lontano dall’essere una modella, proprio come il suo.
    
    Certo, lei era più giovane, aveva la metà degli anni ed una pelle più liscia e soda, anche se, come lei, aveva una pancia un po’ abbondante e sporgente, i fianchi un po’ larghi, le cosce tornite e un po’ di cellulite alla base dei glutei.
    
    Ma il suo seno era più bello, ne era convinta. Una bella quinta misura piena, ovviamente un po’ cadente, viste le dimensioni, ma liscio, morbido e senza grinze o venature visibili, visti i suoi 21 anni, coi capezzoli rosa belli carnosi e le areole chiare e regolari.
    
    Proprio su quei capezzoli indugiavano ora le sue dita, una volta scanzate le spalline della sua cannottierina da notte, larga e leggera, abbassata fin sotto la base delle sue mammelle.
    
    Pollice ed indice si stringevano meccanicamente su quella carne ormai turgida e sporgente, quando l’uomo sullo schermo sollevava il peso attaccato alla ...
«1234...7»