1. La spirale del degrado


    Data: 18/12/2019, Categorie: Autoerotismo Dominazione / BDSM Autore: GeneDominante, Fonte: RaccontiMilu

    ... con delle corde in maniera tanto efficace quanto incomprensibile.
    
    L’uomo iniziava quindi ad accarezzarle la vagina, facilmente accessibile ed umida, insistendo sul clitoride e provocandole gemiti e chiare espressioni di piacere.
    
    Erika, a quel punto, poggiava anche lei i piedi ai lati della sedia e con un piccolo sforzo faceva leva su di essi e sullo schienale per sollevare il sedere, per poi infilare le dita tra gli elastici delle sue mutandine e farle scorrere via fino alle ginocchia, liberando il suo sesso caldo e umido.
    
    Senza slip si sentiva completamente libera e rilassata.
    
    Aveva preso l’abitudine di sfilarsele durante la notte, per godere della poca aria fresca che ogni tanto entrava dalla sua finestra socchiusa. A volte, quando era sola, dopo la doccia, girava completamente nuda per casa, senza preoccuparsi di essere vista da fuori. Un mese prima, pudica com’era, non se lo sarebbe mai sognato di uscire dal bagno senza accappatoio, ma ora ne traeva piacere e relax. Sembrava come se un suo lato esibizionista avesse iniziato a mostrarsi.
    
    Seduta sulla sua sedia, vedeva nitidamente la macchia dei suoi umori sugli slip e percepiva distintamente il suo odore pungente, ma non fastidioso, chiedendosi se potesse piacere ad un uomo.
    
    Una mano intanto risaliva dalla coscia e tornava ad accarezzare una delle sue abbondanti e pallide mammelle, partendo dal basso, quasi a soppesarla, per indugiare poi intorno al capezzolo, disegnando l’areola ora più scura e ...
    ... raggrinzita, per poi spingerlo e affondarlo nella morbida carne, ritmicamente.
    
    La bionda del video continuava a ricevere piacere e supplizio dalla mano dell’uomo, in un crescendo di gemiti, mentre lui afferrava il clitoride tra pollice ed indice stringendolo e a torcendolo, trasformando il volto della donna dall’estasi al dolore, provocando violente contrazioni del suo corpo nudo e lucido, accompagnate da lamenti via via più forti. La continua ed insistente tortura doveva aver sensibilizzato la zona.
    
    L’altra mano di Erika, intanto, scendendo dal collo, accarezzava la pelle tra i seni e continuava il suo percorso fino ad incontrare la cannottiera, abbassata sotto di essi, afferrandola e riducendola ad una piccola striscia di tessuto, scoprendo completamente il monte di venere pronunciato e poi tutta la pancia. Piccole goccioline di sudore erano comparse sulla sua fronte.
    
    Fuori faceva caldissimo e dentro la sua eccitazione cresceva sempre di più, mentre la mano mollava la cannottiera umida di sudore e iniziava una lenta discesa.
    
    Adorava quel momento. Adorava sentire la morbidezza della sua pelle in quella zona, apriva la mano come a volerne assaporare ancora di più, affondandola e spingendola sempre più in basso, fin dove iniziava a percepire la soffice peluria del suo sesso.
    
    A differenza della donna bionda del video, Erika non si depilava mai completamente, per paura di irritarsi o che la ricrescita diventasse troppo ruvida e fastidiosa, con le mutandine ...
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