1. Le perversioni di una troia


    Data: 14/12/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: lunalove, Fonte: RaccontiMilu

    ... stacca, ma non &egrave soddisfatto e così prende a schiaffeggiarmi col cazzo e poi lo rimette di nuovo in bocca ma questa volta lascia fare a me. Continuo un po’ di su e giù, cercando di ingoiarne il più possibile, amo sentirlo gemere e sapere che grazie alla mia bocca gode come merita, poi mi stacco e inizio a leccarlo e baciarlo per tutta la sua lunghezza e infine arrivo ad una parte di lui che adoro, le palle. Sono così grosse, &egrave fantastico quando mi scopa e le sento sbattere su di me o quando le metto tutte in bocca; e così sono lì, a leccare le palle di mio marito mentre lui si sega su di me. Spero tanto che inizi a scoparmi perché sono tremendamente bagnata ma i suoi piani sono diversi, sento che inizia ad ansimare più forte e scopro il senso della tazza che ha portato con se, la prende e mentre mi fa leccare il buco del culo ci viene dentro. Minimo due dita di sborra sono dentro la tazza e capisco subito che quella sarà la mia colazione; mi slega e me la porge, io da brava mogliettina bevo tutto e pulisco anche il fondo con le dita. Poi mi lascia andare in bagno e mi lega di nuovo, ho chiesto se potevo stare chiusa nella stanza ma libera ma Paolo ha detto di no, non si fida a slegarmi le mani, pensa che da brava troia mi toccherei e non lo vuole assolutamente. Mi da un bacio sulla bocca, mi dice che mi ama ma che sono stata cattiva e se ne va. Restò lì ad aspettare trepidante l’ora di pranzo, so già che tornerà e non vedo l’ora.
    
    Saranno già passate 4 o 5 ...
    ... ore da quando mio marito se n’&egrave andato lasciandomi qui legata al letto; ho fame, sete, devo andare in bagno e oltretutto ho una gran voglia di toccarmi . La ‘colazione’ di stamani non ha fatto altro che accrescere la mia voglia di cazzo, sono bagnata e la figa quasi mi pizzica dalla voglia che ho. Cosa darei per un dito che mi sgrilletta il clitoride o una lingua che me la lecca tutta e invece niente, me ne sto qui legata, immobilizzata’solo il bacino può muoversi un po’ e allora inarco la schiena e cerco di strusciarmi sul materasso. Sento il contatto delle lezuola sul culo, poi pian piano riesco ad arrivare all’apertura della fica, ma il clitoride &egrave ancora lontano e così restò lì sempre più vogliosa di un orgasmo. Inizio a muovermi, &egrave comunque bello, il materasso preme su un pezzo della mia fighetta e sul buco del culo, e mi fa contrarre involontariamente i muscoli. Ad un certo punto piego con forza una gamba e miracolosamente la corda si allenta, colgo il momento e riesco a slegarmi un piede; la mia mente subito pensa a come fare per godere e così piego la gamba libera e appoggiando il piede vicino alla figa inizio a strusciarcela. Il tallone preme sul clitoride, ed &egrave diventato già tutto bagnato, sento che sto quasi per venire quando si spalanca la porta ed entra mio marito. Cerco subito di ricompormi ma ormai &egrave troppo tardi, capisce subito quello che stavo facendo e alla vista della corda slegata si infuria di nuovo. Mi dice che sono vacca a ...
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