1. Le gemelle


    Data: 13/12/2019, Categorie: Etero Autore: Suve, Fonte: EroticiRacconti

    Mi chiamo Marco, ho 27 anni e sono fidanzato da due con Maria Anna, 25 anni, capelli nero corvino, fisico longilineo e ben proporzionato, terza di seno, culetto sodo e tornito. Una figa, tanto per intenderci.
    
    Il nome vi pare strano? Direi di sì, e ancora più strano è il motivo: Maria Anna ha una gemella omozigote, assolutamente indistinguibile da lei, di nome… Anna Maria.
    
    Non so cosa sia preso ai genitori quel giorno all’anagrafe, forse il genio della confusione s’era impadronito di loro, forse erano ubriachi, forse è sembrato loro divertente. Già sono uguali, metti anche nomi quasi uguali? Alcuni figli dovrebbero querelare retroattivamente i genitori per i nomi imposti. Aggiungiamoci che le vestivano sempre in maniera identica e potete capire che caos quando erano insieme. Ovvio che le due birbe si divertivano a confondere gli altri, e la voglia di giocare è rimasta anche se ridotta. C’è un modo per distinguerle: minuscolo, impercettibile, l’avrei appreso molto tempo dopo il fidanzamento, nelle circostanze che mi appresto a raccontare.
    
    A posteriori ho ricostruito la storia, che cominciò diversi mesi fa, quando improvvisamente Maria (le chiamerò solo col primo nome) diventò ritrosa nelle nostre effusioni.
    
    Sì, ricambiava i baci, mi teneva teneramente per mano mentre passeggiavamo, ma in tante occasioni in cui cercavo un po’ più d’intimità e di contatto si tirava indietro, con le scuse più improbabili.
    
    Un pomeriggio, un’occasione fortuita diede il via a una ...
    ... serie di avvenimenti che ci ha portato alla situazione attuale.
    
    In programma c’era un film con gli amici, altre due coppie. Mentre ci dirigevamo al cinema venimmo fermati a un posto di blocco. Normali controlli, documenti, patente, libretto.
    
    Il poliziotto lesse a alta voce i nostri nomi:
    
    - Marco XXXXXXX e Anna Maria YYYYYYYYYYYYYYY -
    
    Automaticamente lo corressi:
    
    - Maria Anna, il nome è Maria Anna -
    
    - Veramente io qui leggo Anna Maria -
    
    Mi venne il dubbio amletico su chi avessi di fianco a me, chiesi scusa all’agente, inutile perdersi in spiegazioni lunghe e noiose, e attesi che ci restituisse i documenti per ripartire.
    
    - Che sciocca, devo aver preso la carta d’identità di Anna invece della mia -
    
    Così rispose Maria alla domanda inespressa che aleggiava nell’auto.
    
    Feci una battuta sul fatto che si confondessero anche tra di loro e lasciai cadere la cosa, però il dubbio s’era ormai insinuato in me. Al cinema, al solito, Maria allontanò la mano con cui cercavo di accarezzarla. Fatto snervante per me ma abitudinario da un po’. Continuai a guardare il film e nel frattempo pensavo, meditavo, ricostruivo.
    
    Io e Maria facevamo l’amore spesso e volentieri, era refrattaria alle mie avanches solo in occasioni come questa, quando teoricamente l’intimità non era prevista o prevedibile.
    
    Il giorno dopo ne parlai con mio fratello e gli chiesi aiuto.
    
    Maria lavora in uno studio notarile da più di un anno, Anna fa la commessa in un negozio d’abbigliamento in ...
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