1. Tradire a … Napoli


    Data: 10/12/2019, Categorie: Etero Autore: Cyojin, Fonte: RaccontiMilu

    Ho lasciato il Q3 dell’Audi al parcheggio interrato nei pressi della stazione centrale. Napoli col sole, anche a febbraio, è un posto bellissimo. Sono in anticipo e non è un peccato allungare di qualche minuto a piedi e godersi il sole ed un certo qualche tepore anche adesso che è febbraio. Il treno che da Roma accompagnerà la persona che aspetto arriverà a momenti: le nuove frecce di Trenitalia sono incredibilmente puntali anche qui, a Napoli, dove relativo deve sembrare davvero tutto… tanto da sembrarlo anche a me che in provincia ci vivo da trent’anni. Lei si chiama Diana Rossini, architetto o architetta – che è di un cacofonico bestiale – iscritta all’albo di Torino. Trentaquattro anni, quasi trentacinque. A quel che so sposata e con una figlia – credo di ricordare. Carina, più che un tipo. Castana, un bel taglio di occhi castani anch’essi. Alta o bassa non so dire, ma bellina, questo si. Tipa abbastanza ordinaria credo, nell’aspetto. Lavora a quel che so in uno studio associato che si occupa di acquisizioni di patrimoni, riqualificazione e rigenerazione e rivendita o messa a profitto. Ha contattato il mio studio perchè “noi e solo noi” abbiamo la procura per la vendita di una antica e solida proprietà immobiliare, una villa dell’ottocento nella campagna alle pendici del vesuvio che il suo studio ha mandato di acquisire e risistemare per una nota catena di albergi e residenze di pregio. Vogliono farci dentro un bel 5 stelle con una SPA ed un maneggio non solo a servizio ...
    ... degli ospiti ma anche disponibili per gli interessati esterni. La catena è inglese – belli gli inglesi che ci stano divorando il patrimonio! A quel che ho capito dopo i primi contatti, a curare il lato dell’acquisizione sarà il responsabile commericale del loro studio, mentre Diana dovrebbe occuparsi dei rilievi tecnici e dei lavori di riqualificazione e ristrutturazione della villa. Al proprietario che questa struttura l’ha ereditata quando ormai vive in America credo da una decina d’anni, la cosa è subito garbata, e di molto. Scrollarsi di dosso ogni responsabilità, realizzare un bel profitto da reinvestire a Chicago dove vive e dove ha messo tende deve sembrare un sogno ad occhi aperti. La provigione sembra un sogno a me, che come primo incarico nello studio paterno ho avuto proprio questa benedetta procura che appariva insolvibile.
    
    Mentre sto per inforcare la porta di uno dei caffè storici della stazione centrale mi fermo un attimo: “Forse è il caso di aspettare lei… o finirà che tolti i due presi da casa qui, arriviamo a quota quattro senza nemmeno essercene accorti, eh!”. Ma sì, l’aspetto. Ci tiene alla dieta? Questo Skype non lo dice. Se vorrà, una buona dose di ospitalità napoletana gliela tributerò con una riccia appena sfornata… che qui le fanno buone davvero. Guardo l’Omega al polso: il reno deve essere quasi instazione. Affretto il passo. Mi vibra lo smartpone nella tasca interna della giacca. Estraggo. Silvia: Tesoro non prendertela ma oggi non si può Giorgio ...
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