1. Stento a riconoscermi.


    Data: 07/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Lesbo Autore: BlackCat, Fonte: RaccontiMilu

    ... reagire un corpo.
    
    “Mara…” sussurro mentre il suo viso scende alla mia cintura. In un baleno pantaloni e slip finiscono sul pavimento, attorno alle mie caviglie. Il suo viso premuto contro il mio pube. La sua lingua sul mio clitoride. Inarco un po’ la schiena a permetterle di avermi meglio. E apprezzo, con un gemito sommesso.
    
    “Hai un buon sapore… ma qui non riesco a gustarmelo. Vieni andiamo in camera!” mi guarda dal basso. Poi si alza e mi prende per mano strattonandomi attraverso il corridoio.
    
    In bilico sui tacchi sfilo rapidamente i piedi dall’abbraccio dei pantaloni prima di finire lunga distesa sul pavimento, che non ci farei una bella figura… anche se… beh, si potrebbe ricominciare da qui.
    
    Sulla porta della camera Mara mi guarda, lascia la mia mano e inizia a slacciarsi i pantaloni.
    
    “Sul letto. Gambe larghe. Piedi appoggiati.” Ordina in modo perentorio la mia ospite.
    
    Non mi piace questo modo. Sono anch’io un po’ uomo nel sesso… mi piace decidere. Così, sfilate le scarpe, a gattoni mi porto fino ai cuscini, mostrandole le mie rotondità. Poi mi lascio cadere e mi giro languidamente, stendendomi a gambe chiuse, rivolgendole uno sguardo carico di voglia. Lentamente piego le ginocchia e apro i piedi.
    
    “E’ così che mi vuoi?” e nel dirlo porto le mani al mio sesso circondandolo.
    
    “Oh, gattina…” si avvicina muovendosi al mio stesso modo, a gattoni, arrivando con le labbra all’altezza del mio monte di venere. La sua lingua disegna un cerchio, a inumidire e ...
    ... si morde dolcemente il labbro inferiore. Poi… oh… poi scende e passa all’attacco! Per un’eternità la sua lingua guizza sul mio clitoride, disegnando arabeschi con la saliva sul bordo delle mie labbra, scivolando lungo la fessura, mordendo le parti morbide e le cosce. Poi una mano tra le mie gambe. Due dita prepotenti, sicure e dure si infilano dentro di me e iniziano ad agitarsi stimolando le pareti interne del mio sesso, premendo con forza, uscendo rapidamente, colpendo la mia cervice. Un altro dito.
    
    “Sei bella… accogliente…” e la lingua torna al clitoride. Mi sta facendo impazzire di piacere. Mi porta al limite.
    
    “Si, Mara… si…” ma si ferma.
    
    “No, non puoi venire ancora”
    
    Ricomincia a tormentarmi, portandomi di nuovo al limite. E di nuovo si ferma.
    
    “No… non fermarti…” mugolo languida e fremente.
    
    E ricomincia. Due dita dentro di me e bacia la pancia, bacia il costato, il seno. Morde i capezzoli. Gemo di nuovo al limite dell’orgasmo. Morde più forte. Mi scappa un urletto. Ferma la mano. “Noooo…” voglio venire… mi sta straziando. Morde l’altro. “Ne vuoi ancora?” “Siiiii” sospiro e gemo. Sale verso il mio collo. Mi morde. Il suo pube sul mio. La sua mano tra di noi. Sfila le dita e comincia una danza frenetica. Sfrega con forza il suo clitoride sul mio mentre mi morde e mi bacia. Sono percorsa da brividi e da scosse che annunciano la prossima esplosione del piacere. Lei geme nella mia bocca e accelera la danza. Preme il suo pube sul mio.
    
    “Oh! Sìiiiii!” esplodo ...