1. Visita medica


    Data: 07/12/2019, Categorie: Feticismo Autore: Abisso, Fonte: EroticiRacconti

    (Non potendo cambiare il nome dell'autore dal capitolo vi informo che dal capitolo 6 mi ripresento come Lady Alexis. Più femminile e inerente al mio vero nome. Abisso era troppo cupo e soprattutto maschile.)
    
    V era in paradiso al momento del suo risveglio. Con la testa sotto le coperte le sembrava di stare dentro l’utero materno, circondata dal calore e dal soffice tocco delle stoffe. Ancora assopita non avvertiva nessun dolore in mezzo alle gambe. Ne tanto meno si rendeva conto delle ore passate a dormire in quel letto. Da fuori del suo rifugio provenivano voci femminili e qualche risata.
    
    V però avrebbe passato un’altra mezz’ora in quello stato. Almeno prima di sentirsi portare via la coperta un po alla volta.
    
    La luce non era accecante, ma le ci volle un po per abituare gli occhi alla luce. Riconosciute le prime due figure però, V si riportò le coperte sopra la testa cercando di nascondersi terrorizzata.
    
    -Tranquilla amore. Ci sono io.- Intervenne Iskra al termine delle risate.
    
    La valchiria si sedette vicina a V e la invitò a riabbassare le coperte. V trovò Olimpia, Skylar e altre tre donne sedute davanti a lei. Non avevano intenzioni nocive. Sembravano delle ragazzine intente ad ammirare il nuovo giocattolo della loro amica.
    
    -Loro sono alcune tra le migliori amiche della mamma. Olimpia e Skylar le conosci già. Poi ci sono Nubia, Diana e Kimiko.-
    
    Nubia era un’africana pura ormai prossima alla quarantina. La più vecchia del gruppo. Con grandi occhi ...
    ... bianchi, labbra grosse, ma non troppo, pelle d’ebano e un corpo simile a quello di Iskra. Solo il seno era più piccolo. Ella gestiva la compravendita di schiavi per conto di Iskra. Ovunque andasse trovava sempre la carne migliore da rivendere al prezzo migliore e dopo speciali addestramenti.
    
    Diana era un’inglese di famiglia nobile che dopo aver conosciuto Iskra si era fatta trascinare nell’oscuro e depravato mondo della russa. I suoi capelli biondi e il portamento rispecchiavano i canoni che Iskra tanto amava. Avere una sua simile al fianco l’aiutava a sopportare la presenza costante di persone provenienti dai bassi fondi.
    
    Kimiko era una coreana sadica e spietata. Il mostro dentro di lei era ben nascosto da un sottile viso di porcellana decorato con delle ciglia strettissime che facevano apparire i suoi occhi a mandorla più grandi del normale. Oltre ad essere una feroce assassina, la donna era anche responsabile degli interrogatori e delle punizioni all’interno della sorellanza. V avrebbe imparato più avanti ad avere paura quando Iskra gliela avrebbe concessa. Sia per svago, che per lavoro.
    
    Tutte loro indossavano vestaglie di alta sartoria. Solo Kimiko si distingueva con il suo kimono. V notò anche un tavolo da sparecchiare e delle sedie nei pressi delle tende che coprivano le finestre. Le donne dovevano aver appena fatto colazione.
    
    -Adesso noi due andiamo farci il bagno che la dottoressa ci aspetta.-
    
    Ubbidendo a Iskra, le sue amiche si apprestarono ad abbandonare la ...
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