1. L'inizio, mia mamma, la sorpresa e un mondo nuovo


    Data: 06/12/2019, Categorie: Tradimenti Autore: cinziandrea, Fonte: Annunci69

    ... le usciva con grande facilità. Lui scostò la testa e lo riconobbi: era un ragazzo che lavorava in una agenzia immobiliare del luogo, avrà avuto circa 30 anni. Lui le leccava avidamente le tette che ad ogni movimento di lei sobbalzavano. Era un bel ragazzo, abbronzatissimo e abbastanza fisicato. Io, immobilizzato, non sapevo cosa fare. Mia mamma, la mia mamma che sta facendo una cosa del genere. In principio fu gelosia estrema. Non riuscivo a capire come mia mamma potesse essere in quel momento in balia di un altro, di uno sconosciuto. Avrei voluto sfondare la finestra, entrare e fare un casino incredibile. Ma ero immobile. Loro non mi vedevano, lei era girata di schiena rispetto a me e copriva il ragazzo. Ero talmente in trance che non ricordo per quanto tempo stettero così. Potrebbero essere 10 minuti come un’ora. Nella mia mente non c’era spazio per ragionamenti lucidi. E in quel momento folle di confusione mentale fu uno shock accorgermi che la scena aveva destato in me anche eccitazione. Mi toccai il costume per verificare ed era proprio così: una follia, appunto, ma guardare mia mamma che scopava come una furia con un altro mi provocava eccitazione. Ricordo che dopo un po’ lui le strinse i fianchi, si irrigidì ed emise una specie di urlo. Lei si fermò, lui continuò ancora per qualche istante. Capii che le era venuto dentro. Rimasero fermi a baciarsi per un paio di minuti, io sempre immobile. Si alzarono lentamente e in quel momento ebbi la prontezza di spostarmi per ...
    ... osservare di nascosto senza farmi vedere. Tenendosi per mano, andarono insieme in bagno. Io non sapevo davvero cosa fare, ma incredibilmente una cosa la feci, la più assurda. Mi tirai fuori il pisello dal costume, me lo menai lentamente due o tre volte e venni anche io con diversi potenti schizzi sul muro.
    
    Mi sentivo svuotato e stranissimo. In quel momento trovai la forza di scappare e di uscire dal cancelletto. Vagai per una bella ora, in preda ai pensieri e alle domande più disparate. Mi salì una gran rabbia pensando a mio padre, in città a lavorare mentre sua moglie, mia mamma, se la spassava a sua insaputa. Da ragazzino qual ero, sentivo dentro di me tanta rabbia, tanta quanta il bene che volevo a mio padre. Decisi senza se e senza ma che gli avrei detto tutto. Se lei lo tradiva, io non potevo tradirlo: lui era il mio eroe, glielo dovevo. Già pensavo alle parole con cui raccontargli quella cosa, quel casino incredibile. In quei momenti archiviai l’eccitazione che avevo provato vedendo la scena come follia, di quelle che possono capitare ma non hanno senso. Tornai a casa imbambolato alle 20, dopo aver mandato un messaggio a mia mamma. Avevo paura, non sapevo come comportarmi. Entrai e lei come sempre venne a darmi un bacio. Mi dava un bacio e un’ora prima stava scopando come una troia. Trovai incredibile quella mutazione. Usai la scusa della caviglia dolorante per isolarmi un po’, per non essere costretto a stare con lei e a chiacchierare con lei. Non so se avrei retto. Me ...