1. I figli di Katia


    Data: 04/12/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... nostra madre la chiaverei.’
    
    Alessio: ‘Hai ragione. Mi vergogno a confessarlo ma anch’io faccio cattivi pensieri su nostra madre. Quando le guardo il seno immagino di mettere il mio cazzo fra le sue mammelle e farmi fare una -spagnola-. Anche a me il suo culo mi fa impazzire. Sapessi quante seghe mi faccio pensando a lei.’
    
    Basta; ho sentito troppo. Credevo di avere due figli morigerati. Scopro che ho allevato due pervertiti. Sono due maiali, due bestie. Sì, solo le bestie si accoppiano con la propria madre. Silenziosamente li lascio ai loro discorsi immorali e scappo in camera mia e chiudo la porta con la chiave. Mi getto sul letto e scoppio a piangere. Un senso di solitudine mi assale. Mi sento prigioniera delle parole dei miei figli. Cosa ho mai fatto per suscitare in loro un sentimento cosi perverso. Non ho mai assunto atteggiamenti provocatori nei confronti di altri miei corteggiatori figuriamoci se lo facevo con loro. Hanno detto che sono una bella donna e di questo li ringrazio. Ma da questo a desiderare di chiavarmi ce ne vuole. Non sono una puttana. In me sta montando l’ira. Mi metto in piedi e mi libero dei vestiti ivi inclusi il reggiseno e le mutandine. Completamente nuda mi piazzo davanti allo specchio e guardo il mio corpo. I miei 34 anni sono ben rappresentati. Vogliono godere del mio corpo? staremo a vedere. Da oggi si cambia musica. Niente atteggiamenti negativi. Vedere e non toccare. Sarò per loro una continua provocazione. Li costringerò a ...
    ... masturbarsi fino ad esaurirsi. E comincerò da questa sera. Sarà la mia vendetta. Vado in bagno, faccio una doccia e indosso l’accappatoio lasciandolo aperto sul davanti quel tanto che basta da far vedere le mie tette ballonzolare in libertà. Così conciata vado in cucina. Preparo la cena. Li chiamo.
    
    ‘Alessio, Gino, venite, la cena &egrave pronta.’
    
    Mi appoggio al lavello, allento ancora un poco la cinghia dell’accappatoio ed allargo le gambe quel tanto da mostrare il ciuffo di peli che orna il mio inguine. Il primo ad entrare in cucina &egrave Alessio che vedendomi cosi conciata si blocca e strabuzza gli occhi. Il suo sguardo &egrave puntato al mio inguine. Poi, quasi correndo, giunge Gino che gli rovina contro le spalle. Si scusa col fratello il quale gli sussurra:
    
    ‘Guarda e dimmi se non &egrave fantastica’
    
    Gino sposta lo sguardo su di me e lancia un grugnito di approvazione. Per oggi mi basta.
    
    ‘Intanto che incominciate vado in camera a vestirmi.’
    
    Senza chiudere l’accappatoio mi avvio verso l’uscita della cucina e nel farlo faccio ondeggiare le mie tette sotto i loro famelici occhi. Ho appena svoltato l’angolo che sento Gino.
    
    ‘Hai visto che roba? Te l’ho sempre detto che nostra madre &egrave una donna da far resuscitare i morti. Ho bisogno di sfogarmi.’
    
    Veloce mi allontano. Ritorno da loro dopo una mezz’ora. Non hanno toccato la cena. Mi hanno aspettato. Che carini. Mi siedo.
    
    ‘Forza, servitevi.’
    
    Avverto i loro sguardi sul mio corpo. I maiali mi stanno ...
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