1. I figli di Katia


    Data: 04/12/2019, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu

    ... completamente aperta. Seguendo il copione che ho scritto do inizio alla masturbazione. Prima mi accarezzo le grandi labbra, poi prendo a pizzicarmi ed a titillare le piccole labbra infine do inizio allo sgrillettamento del clitoride che nel frattempo &egrave uscito fuori dal cappuccio. Intanto due mie dita si sono aperte la strada verso l’interno della vulva penetrandola e raggiunto il caldo della vagina assumono un movimento di dentro/fuori. Mi sto chiavando con le mie dita. Ben presto quello che ho iniziato come gioco mi travolge ed il mio corpo reagisce. Sento vampate di calore pervadermi tutta e brividi di piacere mi scuotono il corpo. La mia mente &egrave preda di immagini oscene e perverse. Mi vedo nuda stretta fra i corpi dei miei figli che, a turno e senza remora alcuna, mi possiedono, ed io sto li senza ribellarmi, lascio che mi chiavino incitandoli a non smettere. Continuo a masturbarmi fino a quando sento montare il piacere; un urlo mi sale nella gola che uscendo dalla bocca si propaga nella stanza. L’orgasmo &egrave forte e dura diversi minuti. Quando ritorno sulla terra prendo coscienza di quello che ho fatto. Guardo verso l’obbiettivo ed in preda alla vergogna spengo la luce e mi tiro il lenzuolo sul corpo. Cosa ho fatto? Ho goduto pensando che ha farmi provare piacere sono stati i miei figli. Nella mia mente mi sono fatta chiavare dai miei figli. Aver ascoltato i loro discorsi mi hanno psicologicamente travolta. Mentre mi masturbavo ho desiderato di averli ...
    ... nel mio letto ed amarli. Sono proprio una puttana. Non solo loro sono i pervertiti ma anch’io non gli sono da meno. Milioni di punture di spilli percorrono il mio corpo. Mi sto nuovamente eccitando. Il mio pensiero corre a loro due. Li voglio, li desidero. No! non &egrave possibile. Mi alzo e vado in bagno, entro nella doccia ed apro l’acqua fredda. Ci resto sotto per circa mezz’ora. Mi asciugo e ritorno a letto. La mia mente non si calma. Le immagini dei miei due figli sono continuamente proiettate davanti ai miei occhi. Trascorro la notte in uno stato di depressione. Solo all’alba riesco ad addormentarmi. Cosa mi riserverà il risveglio? &egrave sabato. Non devo andare al lavoro. Resto nel letto a crogiolarmi fra le lenzuola. Il mio pensiero corre alla sera precedente. Di colpo balzo a sedere. Mi guardo intorno. Sono sola. Per un attimo ho creduto di vedere i miei figli stesi, nudi, ai miei lati. Il ricordo di essermi masturbata per il loro piacere mi fa arrossire. Alzo gli occhi e guardo verso l’obiettivo. Non ho sognato. I miei figli mi spiano. Scendo dal letto indosso una vestaglia e vado in cucina. Non c’&egrave nessuno. Avverto il loro odore. Sono già stati lì. Sul tavolo ci sono biscotti, marmellata e tutto quanto occorre per una sostanziale colazione ed un biglietto. Lo prendo e leggo.
    
    ‘Cara mamma, noi usciamo e torniamo dopo la scuola. Abbiamo da parlarti.’
    
    Alessio &egrave all’ultimo anno di liceo classico e Gino &egrave al terzo anno. Di cosa debbano parlarmi ...
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