1. Carattere e fascino del mattino


    Data: 02/12/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... settantacinque centimetri circa d’altezza con i tacchi, non altissimi certo, con le sue brave buste della spesa, i capelli raccolti alla meglio tra le mille cose e faccende da pensare in famiglia, le braccia sode così come tutto il resto. Diavolo, una donna coi fiocchi.
    
    Guarda che occhi, &egrave ancora viva nonostante la famiglia, il marito, la TV e le cavolate varie, in quanto ha conservato ancora intatta la sua femminilità, alla faccia di tutto e di tutti. Cazzo, adesso che cosa faccio? E’ così raro vederne una al giorno d’oggi, io non resisto, scendo e anche se mi desse tutte le cinquine di questo mondo, chiami i vigili, pure i carabinieri, dato che tra cinque minuti sarà sparita e addio. Lei mi ha visto, i nostri occhi si sono incontrati, in un attimo mi ha letto molto più di quanto non sia riuscito a fare io con lei. Adesso mi toccherà fare il giro dell’isolato, perfetto, c’&egrave un parcheggio in quanto &egrave già un segno del cielo. Sta’ attento, perché il Signore prima dà e poi riprende, ma con gli interessi. Prenda ciò che vuole, io adesso sono troppo impegnato per vivere. Cavolo, lei ha girato l’angolo, viene verso di me, i suoi occhi mi parlano, lei ora sa, dai, non entrare. M’&egrave andata bene, ha lasciato solo le buste della spesa e richiude a chiave la sua Opel Corsa bianca. Adesso sono fuori in strada a piedi. Eccoti là, in fondo, viene verso di me, ha capito tutto, vorrebbe sorridere, non sa se guardare altrove:
    
    ‘Mi scusi signora. Mi rendo ...
    ... perfettamente conto di sembrarle un maleducato, se intende chiamare la polizia la capisco. Mi permetta, però non riesco a fare a meno di rivolgerle i miei complimenti più veri, in omaggio alla sua splendida femminilità’.
    
    Ecco, adesso &egrave fatta, ti sei beccata l’impiastro, il rompiscatole. No, chiama i vigili, i vicini, i passanti, la polizia. No, lei sorride, abbassa gli occhi, &egrave imbarazzata, adesso non posso perdere tempo, così le distendo la mano:
    
    ‘Io sono Maurizio’ – lei mi tende la sua. L’afferro tra le mie, la bacio, la sfioro, dato che non se l’aspettava e arrossisce.
    
    ‘Rosa’ – la sua voce &egrave incerta, precaria.
    
    ‘Rosa?’.
    
    ‘Rosina. Lei fa così con tutte?’.
    
    ‘No, &egrave la prima volte che mi accade. L’ho vista giù vicina alla banca, sapevo che non l’avrei più rivista, senz’altro l’avrei rimpianta e così eccomi qui. Non voglio farle perdere del tempo prezioso, se mi vuole concedere il piacere d’un caff&egrave insieme qui al bar vicino, la gioia di conoscerla meglio. Le va?’.
    
    ‘No’. Cazzo lo sapevo, stavo già facendo il glorioso e lo splendido.
    
    ‘Non qui, però’. Ci vediamo invece al caff&egrave della piazza tra un quarto d’ora, il tempo di fare benzina’.
    
    ‘Benissimo, Rosa, t’aspetto in piazza allora’.
    
    ‘Se arrivi prima tu, aspettami nella saletta piccola, preferisco’.
    
    ‘Certo, nessun problema, sarò lì’. Lei balza di lato e mi scarta con una rapida manovra.
    
    ‘Se non m’ha bidonato, la rivedrò tra poco’ – ripeto verso me stesso.
    
    Mi dirigo con ...
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