1. L’Abisso del Piacere e della Paura


    Data: 16/11/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: SimoH, Fonte: RaccontiMilu

    ... resi conto che aveva lanciato un’occhiata d’intesa a Marco. Stavo quasi per dirmi che me l’ero immaginato quando, all’improvviso:
    
    ‘Mettiamo le carte in tavola Sim. So tutto.’
    
    Andai nel panico. Tutto. Ma poi in fondo tutto cosa? Cio&egrave, io non avevo fatto nulla. Ma se lui mi parlava così, Sara doveva avergli detto qualcosa di diverso. Balbettai.
    
    ‘Ehi, calmati. So che ieri sera hai visto quello che abbiamo fatto dallo specchietto. Sara mi ha detto che ti ha provocato. Ma adesso voglio chiederti, devo scusarmi, o lo spettacolo ti &egrave piaciuto?’
    
    Me lo disse ammiccando, accennando leggermente a Sara. Era inutile continuare a fingere.
    
    ‘Dannazione se mi &egrave piaciuto amico. Ero al limite. Per un attimo ho pensato di fermarmi e di raggiungervi sul sedile posteriore.’
    
    ‘E perché non l’hai fatto?’ mi sussurrò lei all’orecchio. Non mi ero nemmeno accorto che fosse passata dietro le mie spalle.
    
    Marco tolse le bottiglie di liquore dal tavolo liberando il piano, mentre Sara mi faceva scivolare la giacca dalle spalle baciandomi il collo e lasciandomi scie infuocate di rossetto carmino. Marco le andò vicino, la abbracciò e la baciò con trasporto mentre lei si spostava venendo davanti a me.
    
    ‘Amore ‘ le disse ‘ vuoi ringraziare il nostro amico per il passaggio di ieri?’
    
    ‘Si” mormorò lei con voce lussuriosa. Marco sorrise e si accomodò sul divano. Vidi che si sbottonava i pantaloni. Poi non potei fare altro che guardare Sara che si inginocchiava di fronte a ...
    ... me, mi slacciava la cintura e infine liberava il mio cazzo. Lo guardò con aria felice, come una bambina al luna park che ha puntato un orsetto di peluche. Era duro, quasi completamente eretto, e quando la sua mano si poggiò sulla mia asta diventò di marmo. Cominciò un lento e lieve su e giù che mi fece completamente impazzire. Il piacere mi invase completamente il cervello.
    
    Chiusi gli occhi e all’improvviso sentii un bacio sulla punta dell’asta. Poi un veloce colpo di lingua. Poi di nuovo un bacio. E di nuovo la lingua. Persi la cognizione del tempo, non so quante volte lo fece, sapevo solo che mi faceva perdere la testa. Riaprii gli occhi, appena in tempo per vederla risalire lungo la mia asta con la lingua per poi aprire la bocca e farci sparire dentro il mio cazzo. Avevo visto giusto. Era una maestra. Pompò con foga, dando continui colpi di lingua. Mi guardava dritto negli occhi, non esitava mai. Ogni tanto rimaneva ferma con le labbra strette intorno alla cappella e mi segava con forza, poi all’improvviso mi appoggiò le mani sulle cosce e si spinse giù, prendendolo tutto, fino in gola. Sentii l’orgasmo montare, profondo, e glielo dissi
    
    ‘Sto’ per’ venire’ fui sorpreso di quanto fosse roca la mia voce. Lei tornò su, fece uscire il mio cazzo dalla sua bocca e con una voce erotica oltre ogni immaginazione mi disse:’Vienimi in bocca, porco’
    
    Poi tornò a succhiare. Le ci vollero pochi altri istanti per farmi venire. Gemetti in modo animalesco mentre mi scaricavo nella ...
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