1. Villaggio di houer capitolo 5


    Data: 05/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: prossi, Fonte: Annunci69

    Joshua era sempre pronto a tranquillizzarmi e a spazzare via le mie paure, ma esse si rinnovavano e trovavano altri motivi di giustificazione.
    
    “Chi ti ha insegnato a fare queste cose?”
    
    Chi c’era stato prima di me, da chi aveva imparato?
    
    Prese campo nella mia mente la paura di un concorrente, qualcuno che avesse iniziato Joshua come adesso lui stava facendo con me. Che fine aveva fatto?
    
    Joshua mi strinse di più, ascoltai il verso di un sorriso ironico.
    
    “Che cosa c’è, sei geloso?”
    
    Gelosia, la mia era pura gelosia. Non lo sapevo e la negai, ma era quello il sentimento che provavo.
    
    “No… Si”
    
    “No o si?”
    
    “Si.”
    
    “Perché saperlo?”
    
    “Cosa?”
    
    “Chi è stato?”
    
    “Per me è importante.”
    
    “È una persona di nessuna importanza, non conta nulla.”
    
    “L’hai amata?”
    
    Joshua mise il suo sguardo davanti al mio. Il suo viso era quasi divertito, ma dentro doveva essere molto serio.
    
    “Non devi preoccuparti del passato, quella persona è come se non ci fosse più.”
    
    “Chi è?”
    
    “Uhm, facciamo sul serio, allora?”
    
    “Si, ti prego, dimmelo.”
    
    “Te lo dico se mi prometti che poi non ci pensi più.”
    
    “Lo giuro.”
    
    “Gustav.”
    
    “Gustav?”
    
    “Si.”
    
    “E lui?”
    
    “Lui abita la maggior parte dell’anno a Berlino. Lì tutto è diverso, è una città fantastica. Il sesso non è tabù.”
    
    “Lui ti penetrava?”
    
    “Ma che ti importa?”
    
    “Dai, ti prego, voglio saperlo.”
    
    “Si, certo.”
    
    “E tu a lui?”
    
    “Si, certo.”
    
    “Com’è Gustav, bravo?”
    
    “Bah, che domande sono?”
    
    “Ti ...
    ... piaceva penetrarlo.”
    
    “Si.”
    
    “Lo vedi più?”
    
    “No.”
    
    “Solo perché lui adesso non c’è, però!”
    
    “No, non per questo. Lui si è innamorato di una contessina, lì a Berlino e ha la mente solo a lei.”
    
    “Allora tu lo rifaresti con lui?”
    
    “No.”
    
    “Perché no?”
    
    Joshua si fece serio e scocciato da tutte quelle domande. Dovette sembrargli un interrogatorio. Nonostante ciò cercò di tranquillizzarmi con parole tenere.
    
    “Io mi sono innamorato di te, non ho più bisogno di niente e di nessuno, va bene?”
    
    Deglutii.
    
    “Va bene – risposi consapevole di essere stato troppo invadente e geloso – Scusami.”
    
    In risposta egli mi baciò dolcemente le labbra e anche la fronte, come si fa con un bambino da rasserenare o premiare.
    
    “Adesso dormiamo.”
    
    “Si.”
    
    La mia mente però non riusciva a prendere sonno eccitata com’era da quella nottata fantastica con la mia prima scopata e il tarlo della gelosia che ivi si insinuava. Mi chiesi se avessi fatto bene a rimandare a domani la possibilità di dargli il piacere di penetrarmi. Ero stato egoista e sciocco.
    
    Gli avevo lasciato il desiderio in petto, probabilmente, e adesso, magari, pensava a Gustav, a quando lo penetrava. Perché rimandare quel momento e correre davvero il rischio che quella paura si avverasse?
    
    “Josh!”
    
    “Che c’è adesso?”
    
    “Scusami, volevo chiederti una cosa.”
    
    “Dimmi”
    
    “Vorresti penetrarmi?”
    
    “Sei stanco, lo facciamo domani.”
    
    Perché voleva farlo domani?
    
    “Non ne hai voglia?”
    
    “Se è per questo ne ho ...
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