1. Il week end


    Data: 24/09/2017, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... suo faccione fra le mie cosce mugolando di soddisfazione. Ero nelle mani di due pervertiti, senza dubbio, ma la situazione era molto intrigante e ne volevo trarre tutto il piacere possibile.
    
    Così l’uomo, e finalmente perché la mia voglia non poteva più attendere, cominciò a scoparmi potentemente, con un vigore non comune, mantenendosi una posizione eretta. Partecipai
    
    subito con entusiasmo sempre più coinvolta. Sotto quei forti colpi sordi, la mia vagina bagnata produceva un rumore di sciacquettio. Ero abbandonata sul letto con le braccia spalancate, felice di darmi.
    
    “Sei veramente un vero stallone Giorgio, dacci dentro, spingi, più veloce che sto godendo.”
    
    Giusy, intanto, si pose a cavalcioni del mio volto appoggiando la sua figa alla mia bocca e sfregandosi oscenamente.
    
    “Piccola, forza leccamela, succhiamela, fammi godere.”
    
    Avvertii l’odore acre della passera bagnata di Giusy e superato l’iniziale impaccio, assaporai
    
    il profumato nettare.
    
    ” Brava Stefania, vai avanti così, leccami, continua.”
    
    La quantità degli umori che
    
    mi colavano in bocca erano l’evidenza di tutto il suo piacere; io in parte li bevevo e in parte mi bagnavano il volto. Il durissimo cazzo di Giorgio intanto continuava a lavorarmi stantuffando potentemente, facendomi raggiungere per la seconda volta, quella sera, l’orgasmo e avrei voluto urlare sfogando la mia estasi, ma la figa di Giusy aderiva alla mia bocca come una ventosa, ...
    ... impedendomelo.
    
    Giorgio estratto il suo pene ancora eretto ci ordinò:
    
    “Adesso voi due fatemi un bel pompino per concludere in bellezza.”
    
    Ci gettammo su quel grosso cazzo ed iniziammo a leccarlo dalla sua base fino al glande e viceversa, su e giù, senza trascurare le grosse palle.
    
    Giorgio si godeva lo spettacolo.
    
    Leccavamo e succhiavamo, disputandoci il pene come fossimo due cagne su un osso. Quando le nostre labbra venivano a contatto, ci scambiavamo un caldissimo, profondo bacio.
    
    ” Brave. Non so chi sia fra voi la più troia, ma è una bella lotta.”
    
    Come l’uomo eiaculò, mugolando di piacere, Giusy ed io, ci deliziammo di quel seme del piacere che poi condividemmo, scambiandocelo attraverso osceni baci.
    
    Da parte mia dopo averla trattenuto in bocca
    
    per assaporarla meglio, ingoiai quello sborra vischiosa e calda.
    
    “Brava Stefania…così….brava, ingoia tutto.
    
    Una volta ricomposta e nell’accomiatarci Giorgio mi disse:
    
    “È stata una magnifica serata e ci piacerebbe domani sera averti a cena.”
    
    Fui riaccompagnata in auto a casa da Giusy che volle ancora baciarmi lussuriosamente.
    
    Prima di addormentarmi ripercorsi con la mia mente quei piacevoli istanti riprovandone l’emozione e il desiderio di riviverli. Ma
    
    ciò sarebbe diventato realtà visto che ci eravamo lasciati con l’impegno di rivederci la sera successiva a cena.
    
    Già a cena…. Forse sarei stata io il piatto forte della serata e la cosa mi intrigava assai. 
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