1. Il week end


    Data: 24/09/2017, Categorie: Lesbo Sesso di Gruppo Autore: samas2, Fonte: RaccontiMilu

    ... ma soprattutto non volevo oppormi a quel gioco interrotto tanti anni fa che rientrava prepotente nella mia vita e che in qualche modo aspettava di essere portato a termine. Il mio cuore aveva iniziato a battere all’impazzata. L’autobus era ormai quasi deserto in seguito alla discesa dei passeggeri alle fermate intermedie, e nessuno poteva osservarci. Chiusi gli occhi e mi abbandonai al volere delle mani di Giusy che sempre più decise iniziarono a risalire dalle mie ginocchia alla radice delle cosce, abili nei loro toccamenti e carezze che mi facevano fremere.
    
    “Hai mai tradito tuo marito?”
    
    “Ehm…si, si. Un paio di volte è capitato.”
    
    “L’hai mai fatto con una donna?”
    
    “No mai, ma… ti prego.” Con un filo di voce.
    
    “Lasciati andare.”
    
    La voce sussurrata e il suo fiato caldo e le sue labbra sul mio collo mi rendevano sempre più arrendevole. Mi scostò le mutandine di lato, dita sapienti mi frugavano, mi esploravano. I suoi indice e
    
    pollice uniti fra loro, mi scivolavano dentro umettandosi degli umori della mia figa bagnata. L’iniziale riluttanza e vergogna si erano dissolti rapidamente. I miei occhi erano chiusi per concentrarmi tutta su quel godimento, mi mordevo le labbra per costringermi a rimanere silenziosa: era una tortura non poter urlare il mio piacere. Arrivammo alla fermata a cui sarebbe scesa Giusy. Lei decisa esclamò:
    
    “Scendi anche tu con me e vieni a casa mia. Ti riaccompagnerò in auto io, più tardi.”
    
    Non ebbi alcuna esitazione, ammaliata ...
    ... com’ero,
    
    e la seguii fino a casa sua, situata a pochi passi dalla fermata.
    
    Entrate, ci richiudemmo la porta alle spalle impazienti di continuare quel gioco, in cui io ero la neofita. Sapevo di addentrarmi in un terreno eccitante e misterioso.
    
    Entrate in casa, Giusy, fu su di me, mi spinse contro la parete, mi baciò, mentre le sue mani erano su di me.la sua lingua, ardente dentro la mia bocca . Quel primo bacio saffico mi colpì per la sua irruenza e passione, e mi apprestai a godere di questa inedita esperienza. Imi condusse in camera da letto dove dopo avermi spogliato quasi mi gettò sul letto. Apparentemente passiva, ma in realtà molto eccitata, lasciai che mi baciasse e leccasse partendo dai miei piedi a cui riservò una particolare attenzione e che io apprezzai alquanto. Si spogliò a sua volta e si rese evidente il contrasto fra i nostri corpi: morbide e armoniose le mie forme, androgine, muscolose e asciutte le sue; la mia figa, pelosa e
    
    bruna, glabra la sua eccetto un ciuffetto fulvo sul monte di Venere.
    
    Era attratta nella sua azione incalzante
    
    dai miei seni formosi su cui si divertiva ad affondare le mani,
    
    a morderli avidamente strappandomi gridolini acuti.
    
    “Cosa stai facendo….”
    
    “ Ti voglio mangiare. Adesso comando io il gioco e tu devi lasciarmi fare.
    
    Non avevo certo intenzione di disubbidire.
    
    Le sue dita mi penetravano la figa, sempre più fradicia e, intrise del mio piacere, venivano portate alle nostre bocche avide.
    
    Ero percorsa da ...