1. La gita scolastica in spagna


    Data: 05/11/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: Thefab, Fonte: Annunci69

    ... omosessualità. I primi giorni trascorrono bene, senza grossi sussulti. Io ho sempre il radar attivato, ma non riesco a concludere niente di buono e il fine settimana si avvicina, così come la fine della gita. Fondamentalmente i professori ci lasciano moltissima libertà, così che, tolte poche ma comunque interessanti visite guidate, abbiamo tempo e spazio per fare tutto ciò che vogliamo. Io ne approfitto per visitare il Camp Nou, assaggiare il cibo locale, girare per negozi, bere sangria e uscire la sera con i miei compagni, che mi portano sempre in discoteca nonostante non sia propriamente un posto che amo.
    
    Qui avrei avuto l’opportunità di concludere con un paio di ragazze, che senza troppi indulgi si sono mostrate interessate. Dati i miei gusti sessuali, ho preferito declinare. Arriviamo così al venerdì, la penultima sera in terra spagnola.
    
    Dopo il solito tour nei piccoli bar dove si bevono chupitos e sangria a basso prezzo, sono particolarmente ubriaco e mi ritrovo in discoteca. Provo a ballare, mi rilasso, sento anche qualche palpeggiamento in pista ma forse è una mia impressione. D’altronde, in mezzo a tutta quella gente, credo sia anche naturale finire per toccarsi con altre persone. Ad una certa, decido di farmi un’altra bevuta e mi prendo un gin lemon. Sono lì che sorseggio, quando noto che Nicolò sta limonando con una ragazza, probabilmente spagnola. Lo guardo con distacco per alcuni istanti, poi sposto lo sguardo. E qui vedo una cosa che mi dà molto fastidio e ...
    ... mi rovina la serata. La mia ex ragazza, Beatrice, sta pomiciando con uno. Lo so che non dovrei essere geloso, l’ho presa in giro e sono stato con lei solo per copertura.
    
    Però sono un tipo possessivo e geloso e, probabilmente, il troppo bere ha fatto il resto. Mi mostro subito indispettito, i miei compagni di classe cercano di calmarmi, anche perché loro non sanno che sono gay e quindi pensano che la mia reazione sia legittima. Sono talmente ubriaco, che sto pensando quasi di fare a botte col tipo, nonostante io sia la persona più buona e tranquilla del mondo e che abbia paura di tutto. Devo essere davvero fuori di testa, perché mi trovo tutti i miei amici attorno. Tra loro, dopo un po', noto che c’è anche Nicolò, che ha lasciato la tipa con la quale limonava da qualche parte e sta chiedendo informazioni sulla mia scenata. Mi renderò conto soltanto nelle ore successive di aver lanciato per aria il bicchiere. Per questo gesto, il buttafuori mi fa uscire dal locale.
    
    La cosa grave è che nessuno dei miei amici mi viene dietro, probabilmente ignorando un po' le mie condizioni. Mi trovo fuori, da solo. Fa freschetto, è notte e so a malapena dove mi trovo. Quasi senza pensarci, inizio a fare la strada dell’andata a ritroso, alla ricerca di qualche taxi. Faccio un 500 metri quando sento chiamarmi da dietro. Mi volto e Nicolò mi sta correndo incontro.
    
    “Che vuoi?” gli chiedo, a brutto muso.
    
    “Ma dove vai da solo?”
    
    “In albergo, dove vuoi che vada?”
    
    “Nessuno dei due amici ...
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