1. Vacanze 2015


    Data: 03/11/2019, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sesso di Gruppo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... all’orgasmo ci sto arrivando davvero e rapidamente!
    
    Ho due dita infilate nella figa che mi ravanano senza sosta, mentre la bocca e la lingua calda e umida di Giò lecca le mie labbra e succhiano il mio clitoride senza pietà, io non posso non venire e infatti vengo nel modo più scomposto possibile, col bacino che si muove da solo sul muretto, appoggio le gambe a terra per non cadere e ho la bocca aperta, mi manca l’aria e ansimo forte.
    
    Giò riemerge dalla mia gonna con aria trionfante e ride come una scema, sa lei perché, forse! Io mi appoggio al muro poi mi guardo intorno, spero non venga nessuno o che comunque gli eventuali guardoni concludano da soli senza intervenire, poi rassicurata dal buio intorno a me mi rilasso.
    
    Scrivo velocemente a Romina che è rimasta seduta sul divano vicino ma non troppo alla sua famiglia descrivendole l’orgasmo che ho subito e lei quasi sviene dalla voglia ma non può farci nulla per ora, e mi assicura che poi dopo in camera darà libero sfogo alle sue voglie, io penso che non riuscirei a resistere tanto.
    
    E mentre scrivo non mi accorgo che Giò si è messa sotto il lampione e ride, si è slacciata la camicetta e con le tette al vento mi chiama in modo volgare mimando una prostitutae agitando le mie mutandine appese ad un suo dito, io rido e la cosa mi diverte, nuovamente non penso più a nulla se non a divertirmi e alla scena, mi avvicino a lei e le chiedo: quanto per una cosa di bocca?
    
    Sì sarà una splendida vacanza, vostra Lù.
    
    … mi ...
    ... avvicino a lei e le chiedo: “Quanto per una cosa di bocca?”
    
    Lei mi sorride e aprendosi del tutto la camicettà mi chide se voglio leccare io o deve essere lei a farlo, io sorrido e mi tuffo sui suoi tettoni.
    
    Giovanna è più bassa di me ma ha un bel seno grande, porta la quinta misura di reggiseno e ha il seno ben separato, con aampie e calde tette, splendide aureole ben disegnate, tonde, e in mezzo i capezzoli più dolci che si possano desiderare, a quel punto che potevo volere di più.
    
    Mi ciucciavo proprio uno di quei bei capezzoli, roteando la lingua sull’aureola, soffermandomi su ogni escrescenza ghiandolare che sentivo con la punta della lingua e ogni volta che spingevo un po’ di più sentivo la Giò sussultare dal piacere.
    
    Ad un certo punto mi stacco dal seno destro e inizio a fare lo stesso lavoro sul sinistro che stavo comunque già titillando con le dita, un filo di bava unisce la mia bocca al capezzolo destro e ora mi finisce sulla faccia e sui capelli, la cosa non mi infastidisce, anzi, mi eccita l’idea di essere tanto laida, mi vedo come da fuori con lei appoggiata al lampione a seno nudo ed io su quel seno a leccare e bagnarmi della mia stessa saliva, il tutto davanti al mare e illuminate dal lampione, se ci guardano spero si stiano masturbando e non col telefono in mano pronti a chiamare la polizia.
    
    Ma tutto questo non mi passa davvero per la testa, Giò è bollente, la sua pelle scotta e ora potrebbero arrivare tutti i poliziotti del mondo, io da qui non mi ...
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