1. Vacanze 2015


    Data: 03/11/2019, Categorie: Autoerotismo Lesbo Sesso di Gruppo Autore: _saffolina_, Fonte: RaccontiMilu

    ... stacco.
    
    Anzi, scendo sulla sua pancia con la faccia e inizio a leccare il suo ombelico, ci infilo la punta della lingua, non ho nemmeno più saliva, la bocca è riarsa oramai ma il calore della sua pelle mi piace troppo e mi eccita a dismisura, la guardo negli occhi e le chiedo di andare su in camera.
    
    Giovanna ha gli occhi persi, mi guarda trasognata e poi mi susurra sì andiamo dai.
    
    Cercai di coprirla mentre risalivamo la stradina verso l’albergo ma fu dura perché non ne voleva sapere e anzi ad un certo punto si tolse anche le scarpe camminando a piedi nudi sul cemento, a quel punto ho temuto seriamente che si volesse togliere pure i pantaloni.
    
    E non sapevo se sotto aveva slip o meno dato che quando si è vestita non ho visto cosa avesse indossato.
    
    Ma questa era solo la parte coscente e razionale della mia mente, una parte assolutamente piccola del tutto, mentre l’altra parte, quella irrazionale mi diceva dai vai, non fermarti ora, spogliati pure te se ti va.
    
    Salimmo le scale dell’albergo scalze, abbracciate, io vestita e lei con la camicia completamente slacciata, ma nulla di più eppure già così esprimevanmo una sensualità eccezionale, entrammo nella camera che nessuno ci aveva viste, chiudemmo la porta e ci buttammo sul letto…
    
    Lù, continua tranquilli 😉
    
    … appena chiusa la porta ci buttammo sul letto.
    
    L’unica luce proveniva dalla luna, la finestra era aperta e ci arrivava lo schiamazzare della gente nel ristorante; io ero caduta letteralmente sul ...
    ... letto, stanca per la serata e per la giornata di mare, inoltre mi sentivo già appagata per quello che era successo fino a quel momento.
    
    Giovanna che in un primo momento si era pure sdraiata accanto a me, si alzò e si denudò completamente, non potei che apprezzare qul suo gesto, alla luce della luna il suo corpo appariva in silouette, non alta di statura come me, comunque bellissima, snella e con grossi seni che ora vedevo perfettamente nella penombra.
    
    Giovanna non mi diede comunque il tempo di rimirarla perché saltò sul letto e in un attimo si mise a cavalcioni del mio stomaco, mi alzò la maglia scoprendo il mio di seno ma contemporaneamente coprendomi gli occhi.
    
    Io avevo alzato le braccia fino a toccare la spalliera del letto, questo mio movimento diede a lei l’idea di un nuovo gioco, non disse nulla ma si accucciò su di me e mi baciò il collo che io protendevo verso di lei e i suoi baci e i suoi morsi rapaci; poteva avere tutto di me in quel momento, persino la vita le sarebbe bastato mordere più a fondo, come un lupo all’istante avrebbe avuta la mia vitalità a portata della sua bocca e dei suoi denti.
    
    Questa mia sottomissione sapevo che la eccitava molto e invero la situazione a ripensarci oggi eccita ancora molto anche me, ero alla sua completa mercé e poteva fare di me quello che voleva, non ero legata a quel letto ma di fatto non mi mossi ma anzi rimasi protesa verso di lei, come un lupo che si ferma davanti al collo di un avversario e non affonda il colpo ...
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