1. Il Principe


    Data: 03/11/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Lucido De Lirio, Fonte: EroticiRacconti

    ... un’espressione che era un concentrato di stupore, divertimento ed imbarazzo al tempo stesso.
    
    Imbarazzato da morire, avvampò di vergogna ed umiliazione.
    
    - Che vergogna, che vergogna….
    
    Piagnucolò,
    
    - Sono vittima di uno scherzo atroce. La donna che era con me ieri sera mi ha coinvolto in questo gioco e poi se n’è andata via….
    
    - Veramente è stata proprio lei a mandarmi su, mi ha detto di venirla ad aiutare perché aveva difficoltà ad alzarsi dal letto, ma non avrei mai immaginato che…. Comunque ora è nella hall. Mi ha dato questo per lei.
    
    E posò sul comodino un biglietto, mentre cominciava a slegarlo.
    
    Appena fu libero, si mise seduto, tirandosi il lenzuolo per coprirsi un po’, poi prese il biglietto.
    
    - Spero tu abbia passato una pessima notte. Anzi, sono certa di averti fatto stare veramente male. Ma il meglio viene ora: leggi bene cosa DEVI fare. Prega la cameriera di restare qualche minuto lì, poi infilati il dildo che troverai nel cassetto del comodino e fatti una bella sega! Falle vedere come ti schizzi tutto. Sono certa che non mi deluderai. Ti aspetto giù.
    
    C.
    
    Una pazzia! Veramente una richiesta folle! È vero, il dildo lo aveva infilato più volte, ed anche spesso gli aveva imposto di masturbarsi, ma sempre soltanto con lei! Certe cose erano sempre rimaste nell’ambito di intimità con lei che, anche assumendo il ruolo di padrona dominante, era pur sempre sua moglie. Ora gli chiedeva, per meglio dire gli ordinava, il biglietto era chiarissimo, di ...
    ... farlo in presenza di una ignara sconosciuta.
    
    - Se non ha bisogno d’altro aiuto, io andrei.
    
    Disse la cameriera. Lui la guardò: era una donna sulla cinquantina ma ben portata, né particolarmente bella, né brutta. Semplice ma con un certo contegno. Sebbene lui si fosse coperto sembrava ancora leggermente imbarazzata per quello che aveva visto. E non aveva ancora visto niente. Doveva decidersi, farlo o no? Decise che non toccava a lui decidere: aveva già deciso Carla e la decisione era che doveva farlo.
    
    - Resti ancora qualche minuto, per favore. Devo fare una cosa ed ho bisogno che lei sia qui.
    
    Gli disse gentilmente ma con un imbarazzo che sperava non fosse troppo evidente.
    
    Aprì il cassetto ed estrasse il dildo, la vide trasalire, temette che scappasse via ed allora rapidamente lo inumidì con la saliva, si scoprì, si distese sul letto e se lo infilò nel culo.
    
    - Ma cosa fa!
    
    Urlò lei voltandosi e tentando di andarsene.
    
    - La prego, resti solo qualche attimo, ho bisogno….
    
    Farfugliò lui cominciando a masturbarsi.
    
    - Ma che schifo! È pazzo? Dove crede di essere, in un motel di quarta categoria? Questo è un albergo per bene. Se vuole una puttana per le sue porcherie vada da un’altra parte! Qui non ci metta più piede, ha capito? Ora vado a denunciarla!
    
    E corse fuori.
    
    Che schifo! Si faceva schifo solo al pensiero di quello che aveva fatto. Costretto. Pensò che era stato costretto a farlo, ma perché? In fin dei conti non era stato costretto sotto minaccia o ...
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