1. Fidanzate - Lacrime e sexting


    Data: 01/11/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... mollato il suo “manichino di Decathlon” (definizione di Lapo) conosciuto a Capodanno. Serena, beh Serena ha fatto breccia proprio con Lapo. Nel senso che appena Bambi se ne è tornata in Danimarca ne ha preso il posto nel suo letto. Non che dormano insieme ma, a quanto mi racconta, combinano molto insieme. Sono contenta per lei. Un po’ mi manca, in questo momento, ma nemmeno tanto. Ho voglia di stare per i cazzi miei. Naturalmente, tutte sanno tutto ma le poche volte che ci vediamo non ne parliamo.
    
    A rendere le cose più difficili, la situazione in casa. Che si è fatta davvero pesante. Martina è davvero entrata a pieno regime nello studio legale in cui faceva pratica e questo, anziché spedirla al settimo cielo, l’ha resa nervosa, intrattabile. Sembra che avverta la pressione, la responsabilità, forse la fatica.
    
    Intrattabile, dicevo, ma mica solo con me, con tutti. E mio padre e mia madre non fanno altro che sopportare. E giustificarla. Tra l’altro, la sera esce pochissimo, mentre prima era sempre via con il fidanzato. Per cui tocca a me uscire per togliermela un po’ dalle palle. Studio, ceno presto, poi vado in palestra ad ammazzarmi e a piangere.
    
    Una sera abbiamo sfiorato lo scontro nucleare davanti a papà. Ero nervosa anche io, eh? Avevo completamente sbroccato, non so cosa mi abbia impedito di dirle “ma perché non esci con Massimo e non ti fai dare una bella ripassata così ti plachi?”. Avrei voluto dirle “guarda che mettersi in modalità scopami-e-calmami ogni ...
    ... tanto fa bene, eh? funziona!”. Non l’ho fatto solo perché c’era papà. Ho virato su un più moderato, ma mica tanto, “era meglio quando facevi le fotocopie”. Cosa che la fa incazzare moltissimo. Se n’è andata in camera sua sbattendo la porta e io sono uscita di casa con il borsone. Sbattendo la porta anche io. Povero papà e povera mamma, devono essere giorni duri anche per loro.
    
    Quanto al resto, mi sono data anche una bella calmata. Sto parlando del sesso, ovviamente. Nulla di nulla, a parte un paio di fugaci e disastrose masturbazioni notturne (a un certo punto finivo sempre per pensare a Davide), necessarie più per scacciare il nervosismo che la voglia.
    
    O meglio, nulla fino ad una inaspettata sessione di sexting con Fabrizio, un mio amico. Ve ne ho parlato, ogni tanto scopiamo. Anzi, scopavamo, perché ormai sono mesi che è all’estero per lavoro, in Arabia Saudita. Fa l’ingegnere. Cioè, è ingegnere, ma lì mi dice che fa praticamente il ragazzo di bottega. Mi manca e ho voglia di vederlo. Non tanto per finirci a letto. Cioè, forse sì, non saprei in questo momento. Più che altro mi andrebbe di parlarci. Non gli ho mai raccontato le cose nei particolari, ma è come se sapesse tutto di me. Diciamo che sa come prendermi e non mi fa sentire a disagio, mai. Mi fa sentire sicura, protetta. Non credo che gli parlerei di come è andata con Davide. Penso piuttosto che gli chiederei di farmi ridere, anche se probabilmente mi proporrebbe di lasciarmi fare il solletico nuda sul tappeto del ...
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