1. 16 – Irruzione


    Data: 30/10/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: claudiaeffe, Fonte: RaccontiMilu

    ... era chiesto fu se stesse guardando verso la ragazza giusta, visto che lei era ancora a qualche metro e lui non aveva indossato gli occhiali.
    
    La seconda – appurato che era sua figlia – fu quando le fosse cresciuto il seno.
    
    Nella sua mente, Sara era una ragazzina con il petto piatto e l’apparecchio ai denti; non si era accorto come nella realtà fosse invece una ragazza con una terza abbondante e una camminata sensuale che, anche in quel momento, stava facendo voltare almeno un paio di ragazzi.
    
    I suoi occhi erano andati sui capezzoli, irrigiditi dalla temperatura dell’acqua e evidentissimi attraverso la stoffa azzurra.
    
    Aveva subito distolto lo sguardo, vergognandosi di averlo fatto, ma l’immagine si era stampata nella sua mente.
    
    Sara si era seduta accanto a lui e si era coperta con un’asciugamano.
    
    “L’acqua è un po’ fredda”, aveva commentato.
    
    “Lo avevo immaginato”, aveva risposto lui, senza distogliere lo sguardo dal giornale.
    
    Più tardi, quello stesso giorno, si trovava in giardino a bere una birra e godersi il fresco.
    
    Lui e Sara erano stati a cena e avevano passato una bella serata.
    
    Lei gli aveva parlato di un ragazzo che frequentava e di una sua amica. Era la prima volta da anni che avevano occasione di passare un po’ di tempo assieme e lui si era congratulato con se stesso per aver organizzato quella vacanza.
    
    Certo, una settimana non era molto, ma alla fine di quei sette giorni avrebbe conosciuto meglio sua figlia e il loro rappporto ne avrebbe ...
    ... sicuramente beneficiato.
    
    Aveva guardato il cielo, cercando una stella cadente.
    
    Era nella situazione migliore per osservarle, totalmente immerso nell’oscurità.
    
    Si era dedicato all’astrologia per qualche minuto, fino a quando la sua osservazione non era stata disturbata da una luce che si era accesa alle sue spalle.
    
    Si era voltato, quasi infastidito per il disturbo, e aveva realizzato come lui fosse proprio davanti alla finestra della camera di Sara.
    
    La ragazza era entrata nella stanza e aveva acceso la luce, inconsapevole che il proprio padre fosse seduto a qualche metro da lei, nel buio.
    
    Aveva appena terminato la doccia ed era ancora avvolta nell’accappatoio.
    
    Suo padre si era alzato.
    
    Lei non si era accorta di lui, ma non era il caso che lui rimanesse lì fuori.
    
    Aveva fatto qualche passo per allontanarsi, quando gli era venuta in mente la visione di quella mattina.
    
    Aveva cercato di scaccciare quel pensiero, ma senza successo.
    
    Non era sano che pensasse alle tette di sua figlia, se ne rendeva conto.
    
    Però, diamine, mica voleva farci nulla!
    
    Sara aveva anche dei begli occhi, mica si vergognava a guardarli.
    
    La ragazza, ignara di tutto, si era tolta l’accappatoio dando le spalle alla finestra.
    
    “Se mi muovo ora, lei mi sentirà e mi farò una figura di merda”, aveva pensato suo padre.
    
    Sara aveva aperto un cassetto e aveva prelevato un paio di mutandine, quindi si era portata davanti ad uno specchio.
    
    Il vetro riflettente aveva restituito ...
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