1. Le storie di valeria – storia irreale, no reale


    Data: 02/12/2017, Categorie: Cuckold Sesso di Gruppo Autore: supersuper, Fonte: RaccontiMilu

    ... abbracciato subito nel corridoio, mi ha preso per i fianchi e mi ha alzato fino al suo viso baciandomi e slinguazzandomi e facendomi sentire sulla fica il bozzo duro del suo cazzo. Poi mi ha spogliato della vestaglia e della camicia da notte, mi ha tolto le mutandine, ammirato la mia fica, mi ha preso nuovamente per i fianchi e portandomi in alto, appoggiata al muro del corridoio, mi ha infilato tutto il cazzo in fica, io lo abbracciavo e lui mi dava dei colpi dal basso verso l’alto, che mi scuotevano tutta, tenendomi in quel modo e continuando a scoparmi mi ha portato in camera, dove ci siamo sdraiati nel letto, e senza togliere il cazzo dalla fica mi ha scopato, scopato a lungo, forse per 20/30 minuti non so, so solamente che sono venuta un paio di volte, poi mi ha detto,”ti vengo dentro?” ed io si tanto sono incinta fammi senti il tuo sbrodo dentro pienami la fica, si è irrigidito e mia ha scaricato in fica una montagna di sborra, mentre anche io venivo e godevo, godevo, il cazzo enorme che era dentro di me, non lo avevo mai preso così grosso Vittorio, sai mai… Ho goduto, ho urlato gridando siiiiiiiiiii sono tua voglio essere la tua puttana, quando vuoi, quando vuoi vieni che la mia fica è sempre aperta per te. Ha tolto il cazzo, bagnato dei miei umori e del suo sbrodo, glielo ho leccato in su e giù, lo volevo ritto nuovamente, l’ho succhiato fino a che non è tornato duro, lo ho ammirato per un pezzo guardandolo tutto intorno per vedere come era, era bello, anzi è bello! ...
    ... credimi,l’ho voluto misurare con il suo metro da muratore, 24 cm e spiccioli, un diametro di quasi tre cm. Capisco perché godevo, avevo un palo in corpo, non un cazzo, un palo che mi si era piantato fino in cima e mi faceva impazzire.
    
    Ho tenuto quel cazzo duro e grosso in mano per diversi minuti, guardandolo, giocandoci, mentre lui mi accarezzava le tette, mi succhiava i capezzoli, mi baciava con tutta la lingua in bocca, tutti e due si voleva farne un’altra ed eravamo pronti, presi il suo cazzo lo baciai lo succhiai un po’, poi me lo strofinai sui capezzoli duri, lo accompagnai alla fica aperta e bagnatissima, ce lo appoggiai e gli dissi dai ora pinta e ridammelo, lo voglio tutto dentro un’altra volta, tutto capito tutto, fino le palle. Lui non si fece pregare e
    
    mi pianto quel pirozzo in corpo facendomi sobbalzare ma anche tanto piacere. Scopammo, o se scopammo, era stupendo lo sentivo entrare ed uscire, rientrare e scuotermi era un animale da monta non un uomo, un animale da monta come piace a me. Sono venuta di nuovo, lui no, gli chiesi perché e mi disse che voleva farmi bere la sua sborra, lo accontentai presi il cazzo lo appoggiai alla lingua glielo leccavo intorno alla cappella, intanto gli stringevo le palle e lui lo segava, fino a che con un urlo non mi scarico ancora altra sborra in bocca, fino a farmi soffocare. Raccoglievo con un dito quella uscita e per farlo impazzire me la rimettevo in bocca, mi piace gli dissi la tua sborra mi piace, dammela quando vuoi. ...
«12...6789»