1. La voglia che cresce


    Data: 26/10/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... addosso al suo corpo avvolgente e massiccio. A un tratto apro gli occhi e m’accorgo che lui mi sta guardando seminuda come sono, giacché devo smuovere in lui impulsi, incitamenti e stimoli smorzati e sopiti da chissà quanto tempo. Lui in quell’istante allunga la mano, io lo lascio fare mentre fa scivolare le dita sui miei fianchi e leggermente dei brividi m’arricciano la pelle: pensare in questo momento d’avere un rapporto con quel bestione un poco dissolutamente e libidinosamente m’attrae e mi solletica, poiché in fondo avrei voglia di calore, tuttavia ne ho anche la comprensibile e ovvia preoccupazione, assieme a un innato timore al tempo stesso. La sua mano scivola tra le mie natiche, pero io probabilmente anche in balia dell’alcool, mi metto supina e mi faccio palpeggiare placidamente e serenamente la pelosissima e quieta fica.
    
    La mia tentazione e la mia voglia cresce di pari passo, perché poter essere catturata e pizzicata da quella montagna di lardo e di muscoli inizia a solleticarmi e a stuzzicarmi la mente, però lui continua a toccarmi, delicatamente e gentilmente mi guarda con quei suoi due occhi piccoli, mentre si perdono nella sua testa calva sorridendomi amabilmente e affettuosamente. Tutti e due passiamo un po’ ...
    ... di tempo in questo modo guardandoci, lui senza parlare mi fa capire che s’accontenterà e s’appagherà unicamente di questo momento, sì proprio così, d’avermi solamente accarezzato, d’avermi lì vicino consenziente, bella da esaminare, da toccare e d’ammirare. Io mi sollevo un po’ e appoggio la testa sul suo torace, con la mano accarezzo quell’enorme ventre in un segno tangibile di completa protezione e di perfetto sostegno, appresso beata e contenta in ultimo m’addormento.
    
    L’indomani al bar, quando lo raggiungo, Leopold &egrave già lì, in quanto &egrave circondato dai suoi amici che lo martellano e lo tormentano assediandolo di domande, io già immagino chiaramente e suppongo di proposito quali. Lui mi vede arrivare e sfoggia un favoloso e incredibile sorriso, io lo saluto dandogli un bacio sulle labbra, visto che lealmente e sinceramente lo ringrazio, mentre gli altri si sparpagliano separandosi. Io infilo con calma il casco, dal momento che la mia due ruote &egrave già in moto allestita per partire, mi volto, la raggiungo e dopo un ultimo sguardo arrendevole e conciliante verso il mio affettuoso e tenero amico, alla fine m’allontano.
    
    Al prossimo grande tour, anzi, al vicinissimo e gigantesco raduno.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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