1. La voglia che cresce


    Data: 26/10/2019, Categorie: Etero Sensazioni Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Sono molto probabilmente le coperte morbide e carezzevoli della pensione in riva al lago, che m’avvolgono custodendomi e salvaguardandomi in un piacevole abbraccio, perché a dire il vero io mi ero impegnata e persino ripromessa d’alzarmi presto, in realtà faccio fatica persino a tirar fuori la testa. Fuori accenna a nevicare, intanto che inizio a sentire i primi rombi delle motociclette, poiché il raduno dev’essere già cominciato. La gentile e suadente voce al telefono nella stanza, mi ricorda prima in tedesco e in seguito addirittura in inglese, che l’appuntamento nella saletta della colazione &egrave già pervenuto.
    
    Io rimango sorpresa e stupita quando esco dal letto, siccome la stanza &egrave calda anch’essa, così me ne vado in bagno in pratica nuda e m’infilo sotto la doccia. Guardo ancora dalla finestra, giacché intravedo molti motociclisti, dal momento che sono già scalpitanti e sgasano, uno mi vede e mi saluta tirato dal freddo sotto una barba d’autentico boscaiolo. Io ho sempre detestato la colazione d’oltralpe, eppure questa volta scelgo per un brodo caldo e delle uova sode, visto che avrò bisogno di numerose calorie, infine ci metto in mezzo anche dell’ottima torta di cioccolato. Dopo risalgo in camera per lavarmi i denti e per finire di vestirmi, la tuta di pelle sarebbe sufficiente, se non fosse aperta sui lati e tenuta in tiro da quei lacci di cuoio intrecciati, quindi infilo anche dei pesanti collant scuri, dato che mi piace essere seducente, però a volte ...
    ... pago scontando sulla mia pelle quest’insignificante abitudine.
    
    In ogni caso mi piace, perché quando passo lì davanti, gli uomini mi guardano attratti e fanno dei commenti, giacché la faccenda non mi turba per niente, all’opposto, adoro far girare loro la testa. In fondo, credo che sia un’espressione e una manifestazione naturale, non per tutte suppongo, visto che esprime e che rispecchia esternando la naturale indole di noi donne. In seguito faccio un giro attorno alla mia moto, tutto &egrave in ordine, asciugo la sella, chiudo l’aria e apro la valvola della benzina, un paio di vigorose accelerate a vuoto sotto l’occhio incuriosito e stuzzicato di quella fauna maschile e vibro il colpo alla leva della messa in moto. La mia motocicletta sussulta e inizia a risuonare di quel suo tipico borbottio mentre il motore ronza in modo arzillo e vispo. Io mi trattengo per pochi istanti, successivamente regolo la vite dell’aria alzandola brevemente: la mia padronanza e la perizia in argomento &egrave legittima, in quanto &egrave confermata dal fatto che anni orsono ero la partner d’un abile e valente riparatore, dal momento che trascorrevamo più ore in officina che occasioni di stare insieme a casa. Taluni individui interessati nel frattempo m’affiancano, altri mi rivolgono quesiti, altri ancora approdano nientemeno manifestamente ancora insonnoliti, intanto che vengo attorniata da un gruppo di caratteristici motociclisti ammantati integralmente di nero con moto grosse e spaventose, ...
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