1. Estemporaneità Provenzale


    Data: 24/10/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: DukeGB, Fonte: RaccontiMilu

    ... gradazione faceva effetto li vedevo in Anaïs accoccolata stretta a me con la testa sulle mie ginocchia, mentre ad Anne-Marie gli occhi iniziavano a farsi stanchi dal sonno.
    
    E non era neanche molto tardi quando salimmo a dormire con Anaïs aggrappata al mio collo mentre la sorreggevo salendo la stretta scala. Nell’adagiarla sul letto un seno fece capolino dal costume e me ne rimasi lì alcuni minuti a gustarmi quella prelibata bellezza, mentre Anne-Marie era già andata in camera sua. Sfiorai la fronte di Anaïs con un bacio e penso questo la svegliò perché aprì gli occhi e si aggrappò al mio collo fissandomi mentre osservavo il piccolo capezzolo turgido, ma non disse né fece niente per coprirsi. Si capiva che le mancava una figura paterna.
    
    La notte fu una tortura per me non abituato a quelle temperature, complice il vinello che mi aveva riscaldato non poco, e fu solo al mattino che trovai refrigerio piombando finalmente nel sonno del giusto.
    
    – Martedì –
    
    Il risveglio fu sul tardi sentendomi chiamare da una fievole voce, era Anaïs che vicina al letto mi chiamava a bassa voce con gli occhi fissi sulla mia erezione mattutina a malapena nascosta dallo slip e di cui non mi accorsi subito. Fu solo nel sedermi sul letto che nascosi finalmente il mio stato allo sguardo indagatore di Anaïs che poco dopo mi disse di scendere per il “petit déjeuner”.
    
    Le trovai sedute in cucine con la tavola imbandita di frutta, croissants, pane tostato e marmellate varie, mentre un delizioso ...
    ... aroma di caffè aleggiava nell’aria. Il terzo sorso della scura bevanda mi svegliò del tutto ed accompagnò l’inizio di una piccola abbuffata mattiniera. Anne-Marie mi chiese aiuto in piccole riparazioni rimandate da tempo che accettai volentieri lieto d’aver qualcosa da fare almeno per sdebitarmi un po’. Il resto della mattinata mi estraniai per l’adempimento dei lavori mentre Anaïs tornava alla sua postazione sul bordo piscina in un topless mozzafiato, da cui distoglievo gli occhi a fatica ogni qualvolta il mio sguardo veniva calamitato dalle sue curve.
    
    Verso la una Anne-Marie mi chiese se andavo a prendere il vino in cantina e nel mentre mi avviavo mi urlò:
    
    – Chiama Anaïs dille ch’è pronto. Mentre finiva di preparare la tavola per il pranzo.
    
    Fu un delizioso attimo, l’avvicinarmi ad Anaïs ed alla sua semi nudità, da cui non staccavo gli occhi. Giunto che fui vicino alla sdraio, stetti ad osservare per un po’ quelle tettine acerbe il cui capezzolo creava un ulteriore meraviglioso rigonfiamento che sognavo di poter succhiare, leccare, carezzare, ben sapendo in cuor mio che era senso vietato per me.
    
    In quel mentre Anaïs alzò gli occhiali e li bloccò sulla fronte, guardando sfrontatamente con quei suoi meravigliosi occhi verdi il mio sguardo fisso sui suoi seni, coprendoseli poi con le mani ed iniziando ad accarezzarseli fissandomi provocatoriamente. Dopo un po’ a bassa voce mi chiese se mi piacessero. Non ricordo cosa bofonchiai in risposta rosso in viso, aggiungendo ...
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