1. Diversamente vergine - 13


    Data: 23/10/2019, Categorie: Etero Autore: Browserfast, Fonte: EroticiRacconti

    ... asciugamanino sopravvissuto al trasloco della famiglia di Tommy e mi tampono. Poi faccio una cosa cui solo una femmina in questi momenti può pensare: mi prendo cura della casa. E del buon nome di quel coglione che mi aspetta nella sua stanza.
    
    Torno in camera e lui è nella stessa posizione di prima, identico. Giusto il cazzo gli si è ammosciato a furia di aspettarmi. Certo, se lo sarebbe potuto menare, penso, in fondo è sempre un bel vedere, e che cavolo…
    
    – Dimmi una cosa, Tommy – gli faccio – ma com’è che in casa non c’è nemmeno più una federa e invece il tuo letto è fatto? Pensi di dormire qui stanotte, in due? Dobbiamo soffocare insieme o lo trovi più intimo?
    
    – Ho portato da Bologna le cose per il lettone, ce l’ho nel trolley – risponde senza fare una piega – qui è rimasto così perché questa roba non mi è mai piaciuta… Che ci fai con l’asciugamano?
    
    Getto sul letto la tovaglietta umida. Lo guardo.
    
    – Abbiamo detto che mi devi scopare, no? Ci sarà del sangue, è una cosa abbastanza normale… Vuoi che il prossimo che entra qui dentro scopra che ti scopi le vergini? O credi che penserà che hai sgozzato un pollo? Sul letto, magari.
    
    C’è qualche secondo di silenzio. Non sono molto gentile, me ne rendo conto io stessa. Ma che ci posso fare?
    
    – Ti sei incazzata, vero?
    
    – Ebbè, guarda un po’…
    
    – Hai ragione, sono un coglione… Ma non dicevo sul serio.
    
    – Un po’ sul serio dicevi, Tommy. Mi hai delusa.
    
    – Sì, un po’ sul serio dicevo – ammette abbassando gli ...
    ... occhi.
    
    – Facciamo così – gli dico tirando fuori ciò che avevo pensato in bagno – ognuno fa quello che vuole. Tu ti scopi chi ti pare, io mi scopo chi mi pare, ok? Senza sotterfugi, bugie, cazzate di questo tipo. Certo, magari l’altro quando lo viene a sapere ci sta male… ma ti avverto: se so che ti scopi una e non me lo dici per paura di farmi male io mi incazzo anche peggio. Quindi, non ti conviene. Una cosa reciproca, vale per tutti e due. Io però quando mi vuoi ci sono. E’ il mio regalo, Tommy. Ma poi, guarda, nemmeno pretendo che tu faccia lo stesso, lo faccio perché mi piace farlo.
    
    – Vuoi dire che faccio un fischio e vieni a farti scopare?
    
    – Non fare lo stronzo, Tommy, o ritiro tutto. Comunque sì, anche quello.
    
    – Ok, no, scusa. E’ che sono nervoso.
    
    – Tu sei nervoso? Io che dovrei dire? Sei tu l’esperto, no?
    
    – Annalisa… è che mi piaci da morire…
    
    Taccio e sorrido, perché quelle parole possono avere mille significati e me li voglio tenere tutti per me. Ma quello che prevale, ora, è “mi piaci da morire, ti voglio, voglio il tuo corpo”. Lo penso perché quello che voglio io è che se lo prenda, il mio corpo. Anche lui mi arrapa da morire, ma non glielo dico. Gli ho detto anche troppo.
    
    Gli afferro l’orlo dei pantaloni e tiro, poi i calzini, i boxer.
    
    – E’ ora di finirla con questa storia che solo io devo stare nuda…
    
    Lui fa per togliersi il maglione ma lo fermo, “faccio io”, gli dico. E lo faccio. Il maglione, i bottoni della camicia, via tutto. Anche per ...
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