1. Un’amica che consola


    Data: 19/10/2019, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: gioialunavera, Fonte: RaccontiMilu

    ... stai per venire”, mi dice madame Danielle. Non riesco a rispondere, gemo, assecondo il ditalino di lei, mi sento bagnata, smaniosa. “Eccolo, arriva”, sussurro quando sento le onde del piacere che mi afferrano le reni.
    
    “Chiedimi di farti godere”, mormora madame Danielle.
    
    “La prego madame, mi faccia venire”. Lei toglie le dita da me. Io mi sento persa. Allargo le gambe. “la prego, voglio godere”.
    
    “Vuoi godere?”, mi chiede lei, avvicinando il viso al mio, sfiorandomi il sesso bagnato con le dita. “Sì, la prego madame, la prego, continui a masturbarmi, la prego”.
    
    Ora piango di nuovo, ma per il piacere negato, per il mio sesso privato delle sue dita calde e abili, piango per la frustrazione di un orgasmo sospeso. E’ terribile, anche perché la direttrice gioca con il mio corpo, mi stuzzica il clitoride con un polpastrello, mi sfiora i peli, ma non mi penetra.
    
    “Madame, mi faccia godere”. Lei ride, e finalmente mi penetra con il medio…e mi sembra la sensazione più bella che io abbia mai provato. Il suo dito è caldo, sottilissimo ma lungo ed agile, ed io mi muovo a ritmo col suo tocco, ed ecco che il mio orgasmo arriva, un’onda breve e poi più lunga, io gemo e prendo la mano di madame Danielle e la premo sul mio sesso, spingendomi dentro il dito, succhiandolo quasi, e mi muovo sempre più veloce e l’orgasmo finalmente arriva, è luce bianca che mi acceca, è energia libera che fluisce dal mio ventre caldo, è il mio dolore che va via…finalmente.
    
    Quando finisco di muovere ...
    ... i fianchi, un applauso leggero mi scuote. Clap, clap, clap. Viene da dietro di noi. Mi giro…è lui. Jean. “Brave, che bello spettacolo. Grazie per avermi invitato, Danielle…Brava, Vera, sei sempre la mia porca di razza, la mia cavalla vogliosa. E ti amo”.
    
    Ti amo…mi ha detto proprio così: “ti amo”. Jean ha detto che mi ama. Nemmeno mi chiedo perchè sia lì, come mai, a far che. Mi metto a piangere, di nuovo, ma è un pianto diverso, di gioia, di sollievo. Un pianto d’amore.
    
    “Ti amo anch’io”, rispondo. E lui si avvicina e in un attimo è su di me, si libera dei pantaloni e mi penetra, senza perdere tempo.
    
    Io sono ancora sensibile per l’orgasmo appena provato con Danielle, e la penetrazione è leggermente dolorosa, ma non importa…lui è qui, è dentro di me, adesso.
    
    Lo bacio, riconosco la sua lingua, i suoi denti, il suo sapore…mi apro a lui, ridendo e piangendo. Mi ama. Ha detto che mi ama, solo questo importa.
    
    Jean mi sta scopando con foga e il suo pene mi invade il sesso, mi brucia, mi penetra a fondo, con spinte intense. Danielle è lì, in piedi accanto a noi, ci guarda, e ora anche lei si avvicina, mi prende i capezzoli tra le dita e li strofina. Sono confusa….e tutte le sue storie sul fatto che gli uomini sono insensibili e che pensano soprattutto al sesso? E lei?
    
    Lei adesso cosa c’entra? E’ una cosa tra me e Jean, noi siamo una coppia, stiamo facendo la pace…con lei è solo sesso, e in questo momento lei non dovrebbe essere qui.
    
    Sono vagamente infastidita, ma ...