1. Mia moglie (3)


    Data: 17/10/2019, Categorie: Etero Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    ... Mannaggia! Non c'era verso di fare qualcosa al di fuori del rapportino serale. Arrivammo verso le dieci di sera, durante il viaggio ci eravamo fermati a mangiare qualcosa, in casa naturalmente non c'era nulla, scaricammo le valigie, accendemmo le luci di casa, del giardino e della piscina: era un villino isolato e Marta si era lamentata più volte di questo isolamento, dopo aver letto di assalti, da parte di malintenzionati, perpetrati in abitazioni sperdute nella campagna. Il mare era poco lontano e nelle serate con brezza favorevole si poteva sentire anche il rumore delle onde che si infrangevano sugli scogli e sulla spiaggia. Scoprii i mobili mentre Marta saliva al piano superiore per preparare la camera matrimoniale: Quello che non sapevo neppure io era quando “tutto” sarebbe accaduto: all'improvviso mi si illuminò il quadrante del telefonino: comparve il numero dell'ufficio, a quest'ora? Pensai e risposi: “E' per questa sera, dottore, mi disse Giovanna, in bocca al lupo!!” e riattaccò. Poco dopo sentii arrivare una auto che si fermò al cancello, suonarono ed al video citofono vidi Mario che mi fece l'occhietto: gli aprii il cancello e da sopra Marta chiese, con voce leggermente preoccupata:” Chi è, amore?” “Non lo so, sono signori che chiedono aiuto perché gli si è fermata l'auto ed hanno i cellulari scarichi.” “Non aprire, che è meglio” “ Ma dai, non temere....” Aprii la porta di casa e i tre, che indossavano un passamontagna per travisare il volto mi presero e, con ...
    ... garbo, per la verità, mentre io facevo finta di difendermi urlando e divincolandomi. Mi legarono stretto ad una seggiola e due si precipitarono al piano superiore scendendo poi stringendo Marta come fosse un trofeo: ”Sta' zitta, donna, le ordinò quello che identificai subito in Mario, e dicce dove stanno li soldi, l'oro, li gioielli e tutto quello che avete di valore.” “Ma abbiamo solo solo quello che portiamo addosso, siamo venuti a passare due giorni, questa è una seconda casa” rispose Marta io avevo la bocca chiusa da del nastro adesivo da pacchi. “Va be, intanto vedemo “ raccolsero i contanti, gli orologi i telefonini e presero anche le chiavi dell'auto; certo il bottino, esclusa l'auto non era molto, ed allora iniziò la sceneggiata: si avvicinò a Marta le si mise dietro e le afferrò i seni stringendoli: lei si divincolò e strillò, ma rimediò un ceffone, che mi parve un poco pesante, e guardai furioso Mario facendo cenno di no con la testa:” Sta zitta, che stasera ce divertimo, vero raga?” “Da,da” rispose lo slavo mentre il colored rimase in silenzio. Le mani di Mario scesero lungo il corpo di mia moglie, le arrivarono in mezzo alle gambe, furono spinte sulla figa: Marta urlava con quanto fiato aveva in gola e rimediò un altro ceffone; cercai di ribellarmi,ma anche se con garbo, ero stato legato bene ed ottenni solo il risultato di ribaltarmi con tutta la seggiola, facendomi male ad una spalla: le percosse ottennero però l'effetto voluto e mia moglie cessò di urlare, ...