1. Mia moglie (3)


    Data: 17/10/2019, Categorie: Etero Autore: Re Artù, Fonte: EroticiRacconti

    MIA MOGLIE (3)
    
    Passò una settimana e Giovanna mi disse di fermarmi nel tardo pomeriggio, perché doveva presentarmi delle persone: ebbi un tuffo al cuore, il piano stava prendendo forma. Quando rimasi solo, sentii bussare ed entrò Giovanna che fece accomodare tre ragazzoni, di cui uno di colore, tutti abbastanza giovani:” Questi sono Mario, Dimitri e Kojo. Ho spiegato loro quello che debbono fare, ma se vuole riperlo per essere sicuro che abbiano capito bene, prego. C'è ancora un dettaglio: vogliono dieci mila euro anticipati.” Come: li faccio divertire e vogliono anche i soldi:” Per i soldi non c'è problema, ma voglio che mi ripetano i punti principali del piano.” Prese la parola il più grosso, tutto tatuato, che se fosse stato tutto vero, sarebbe stato individuato in un attimo:” Dotto', disse con un accento romanesco di borgata, parlo anche per conto loro: noi arivamo alla sua casa del mare, le sonamo appena ce apre la prendemo e la legamo come un salame, poi prendemo su moglie e ce la facemo. Va bene dotto'?” “ In linea di massima si, che vuol dire ce la facciamo?” “ Questo ce lo deve da dì lei, dotto'; servizio completo: davanti , di dietro, bocca, piscio, botte boh, ce dica, dotto'.” Quella cruda enumerazione di volgarità mi fece rizzare il cazzo ma dissi:”No percosse , no! Per i resto vedremo l'evolversi della situazione; io, anche se legato vi guiderò, perché, sia chiaro, io voglio assistere”. “ E come no dotto' lei paga e noi eseguimo.” Diedi loro i soldi e ci ...
    ... mettemmo d'accordo per il successivo fine settimana, li feci accompagnare alla porta e dissi a Giovanna poi di raggiungermi: pensare a quanto mi aspettava mi aveva provocato un'erezione che aveva bisogno di sfogo; e lo sfogo lo trovai nella bocca accogliente della mia segretaria. Comincia a lavorarmi Marta convincendola che avevamo bisogno di relax nella nostra villetta al mare, che doveva essere aperta per farle prendere aria in previsione della ormai prossima stagione estiva: lei era titubante, dicendo che ci avrebbe pensato Maria, ma ero bravo a convincere le persone ed alla fine le strappai un sorriso ed un si; quel sorriso mi tagliò le gambe, avrei voluto fermare tutto, Marta non meritava quello che le avevo preparato, mi sentivo uno stronzo, ma pensando ai risultati, o almeno a quelli che speravo fossero i risultati, alla nuova intimità senza tabù che avrei avuto con mia moglie, mi fecero desistere dai propositi di abbandono del piano. Arrivò il venerdì sera e preparammo due trolley con i ricambi da portare al mare; le serate si erano allungate, del resto eravamo ai primi di maggio, ed anche la temperatura era mite:”Credo che abbia avuto un'ottima idea, amore” mi disse Marta, salendo in auto. Avrei preferito che fosse rimasta in silenzio , ma non potevo pretendere, accesi la radio che trasmetteva canzoni italiane degli anni 90, i superstrada allungai le mani sulle cosce di Marta, coperte da un leggero vestito:” Quanta fretta, amore, arriviamo a casa almeno” e la scansò. ...
«1234»