1. 15 anni fa…Anna! (ultima parte)


    Data: 16/10/2019, Categorie: Etero Autore: cockney, Fonte: RaccontiMilu

    ... spostarono sulla sua storia che stava andando a rotoli, poi un po di autocommiserazione e infine parlammo di noi
    
    -Ste mi hai fatto male lo sai?- mi disse con gli occhi lucidi. Io non sapevo cosa rispondere e mi aggrappai al fatto che non sapevo cosa volessi un anno prima.
    
    -Ed ora lo sai?- mi domandò abbozzando un sorriso. Balbettai qualcosa, ma lei mi tolse dì impaccio dicendomi che noi due non eravamo fatti per stare insieme, ma per essere amanti. Si alzò dalla sedia, si allungò verso di me e mi baciò. Dopo più di un anno riecco quella lingua e riecco il mio cazzo diventare duro come mai.
    
    Ci spostammo verso la riva del laghetto, ci sdraiammo vicino ad una siepe, misi il mio giacchetto Harrignton sui nostri sessi ed iniziammo a masturbarci
    
    -Sei il mio diavolo tentatore- mi disse -Possono passare anche 10 anni, possiamo litigare, insultarci, ma la voglia che ho di te non potrà mai passarmi- aggiunse, mentre due signori anziani ci guardavano dalla strada. In metro mi accorsi di non aver schizzato sul mio giacchetto che ovviamente non potei indossare. Ricominciammo a vederci così clandestinamente ma molto meno frequentemente rispetto a prima. Lei continuò a portare avanti la sua storia fino all’inizio dell’estate del 98. Anna e Emanuele si lasciarono e con l’aria dolce di Roma riprese ad uscire spesso con noi. Una sera eravamo andati in un pub, avevamo bevuto e poi tutti a casa di Massi e Anna dove continuammo a fare bisboccia aspettando la mattina per andare al ...
    ... mare. Sul divano io ed Anna iniziammo a stuzzicarci, mentre gli amici iniziavano ad andare via. ben presto anche Massi si ritirò in camera a dormire e sul divano alle 3 del mattino eravamo rimasti io, la mia troietta e Luca, altro nostro amico di comotiva, che cascava dal sonno. Aspettammo qualche minuto e una volta accertato che il nostro amico era completamente nelle braccia di morfeo iniziammo a giocare, la, seduti vicino a lui che ronfava. Le mie dita la penetravano con forza, volevo spaccarla, aprirla, tanta era la voglia accumulata in quegli anni, lei mi scappellava con la stessa forza rischiando di rompermi l’uccello duro all’inverosimile. Le lingue fuori dalle bocche si cercavano, la guardai e le dissi
    
    -Ti va di prendermelo in bocca?- la voglia che avevo di Anna e la situazione altamente trasgressiva che si stava via via materializzando, mi portavano ad essere diretto e forse anche un po maleducato nell’approccio -Si- fu la risposta secca e decisa. Si inginocchiò tra le mie gambe e tenendolo ben scappucciato iniziò a leccarlo tutto senza infilarlo nelle fauci voluttuose.Mi riempiva di saliva che colava fino allo scroto, stavo impazzendo, le afferrai la testa, lei mi fisso, e di colpo glielo piombai in bocca, fino alla radice.Presi a scoparla in gola, lei ansimava cercando però di avere un po’ di contegno, nn ce la facevo più, uscii e le dissi -Te lo metto?- -Si- fu di nuovo la risposta secca e decisa. Si alzò, allungo la sua mano aiutandomi ad alzarmi e mi porto in ...
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